2H Mobility (Hydrogen+Hybrid), seconda edizione della giornata di formazione immersiva, organizzata dallo scorso anno da Toyota, Università di Bolzano e IIT Hydrogen, che quest’anno ha affiancato al futuro a idrogeno il percorso di avvicinamento alle zero emissioni consentito dalla tecnologia ibrida.
Toyota, Università di Bolzano e IIT Hydrogen insieme in un evento presso il centro idrogeno di Bolzano dove studenti, ricercatori e docenti hanno potuto vivere l’ecosistema dell’idrogeno verde e guidare l’ibrido ricaricabile di ultima generazione grazie a Toyota Mirai e Toyota Prius Plug-in.
Come già successo nella prima edizione dello scorso anno, il corso di cui sono titolare presso l’università altoatesina (Electric and Hybrid Systems for Mobility, per la laurea magistrale in Ingegneria energetica gestita in comune da Università di Bolzano e Università di Trento) ha rappresentato l’occasione per mettere insieme Toyota Italia, Università di Bolzano e IIT Hydrogen, società specializzata in tecnologie per l’ecosistema energetico a idrogeno che possiede la prima e più completa infrastruttura in Italia per la produzione, compressione, stoccaggio e rifornimento di idrogeno per l’alimentazione di bus e automobili.
Per fare un passo in avanti rispetto all’anno scorso, quando la giornata immersa è stata dedicata soltanto all’idrogeno, quest’anno il programma dei contenuti e delle esperienze diretta ha compreso anche l’elettrificazione crescente della trazione ottenibile attraverso i sistemi ibrida e, in particolare, il gradino dell’ibrido più vicino alla trazione esclusivamente elettrica, quello con batteria di accumulo ricaricabile anche dall’esterno, chiamato comunemente Plug-in Hybrid o ibrido plug-in.
Presentazioni in aula, svolte nel bellissimo spazio conferenze del Centro idrogeno dell’IIT, visibile e facilmente raggiungibile dal casello Bolzano sud dell’Autostrada del Brennero, visita con spiegazione delle infrastrutture di produzione dell’idrogeno per elettrolisi grazie a grandi elettrolizzatori ed elettricità rigorosamente prodotta da fonti rinnovabili, al sistema di compressione che arriva fino a 1.000 bar (per rendere possibile il rifornimento a 700 bar richiesto dalle attuali audo a idrogeno).
Visita con spiegazione anche alla stazione di rifornimento, capace di erogare idrogeno a 700 e 350 bar (livello di pressione utilizzato da autobus e camion).
Soltanto con qualche piccolo spostamento a piedi e un un’unica giornata, quindi, i partecipanti hanno potuto vedere tutti i principali aspetti dell’ecosistema dell’idrogeno applicato alla mobilità stradale.
L’esperienza immersa, però, non si limita alla sola conoscenza degli alimenti stazionari (produzione, compressione e accumulo, rifornimento) ma arriva a quello che secondo me è un elemento essenziale di qualsiasi proposta di trazione, cioè l’esperienza diretta su strada alla guida dell’automobile.
Il test è stato possibile per tutti i partecipanti, sia a bordo della Toyota Mirai a idrogeno, sia sulla Toyota Prius ibrida plug-in, ricaricata poco prima presso una normale colonnina dell’infrastruttura pubblica.
A conclusione della giornata immersa, ricercatori, dottorandi e studenti dell’Università di Bolzano e dell’Università di Trento partecipanti hanno ricevuto un diploma di partecipazione da Toyota, Università di Bolzano e IIT Hydrogen di Bolzano.