Gli eventi dell’automobile e della mobilità riguardano solitamente l’Italia dalla cintola in su.
Stavolta invece è Napoli che si candida a fare un salone dell’auto con “Bluexperience salone della mobilità sostenibile”, in programma dal 10 al 12 settembre presso la Mostra d’Oltremare di Napoli.
Campania sugli scudi
Bluexperience si avvale del patrocino del’ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) e della collaborazione di quattro università campane: Federico II di Napoli, Luigi Vanvitelli di Caserta, Università degli studi di Salerno e Università del Sannio di Benevento.
La manifestazione Bluexperience ha anche un comitato scientifico presieduto da un professore universitario.
Schema colludato
Lo schema è collaudato e mostra nei contenuti di avere bene sott’occhio il presente della mobilità. Tre le aree tematiche: automobili e mobilità elettrificata, smart mobility (due ruote elettriche, car sharing, noleggio, mobilità pubblica, app e soluzioni assicurative) e aftermarket.
Il tutto completato dalla possibilità di provare i mezzi e da incontri di approfondimento pubblici con la partecipazione di esperti del settore. I padiglioni e l’area test drive saranno posizionati nell’area di ingresso della Mostra d’Oltremare.
No Smog Mobility
Al momento il salone della mobilità sostenibile del Sud Italia è No Smog Mobility.
La manifestazione si tiene a Palermo dal 2010 e segue lo stesso schema: esposizione, test drive e convegni con il supporto del mondo accademico.
Tutto nasce con H2Roma
Questo modello è nato nel 2002 con H2Roma, proprio grazie a una mia idea e a tanto lavoro.
Ho ideato e organizzato H2Roma – energy&mobility nella capitale fino al 2012 e dal 2013 l’ho portato col nome di H2R – mobility for sustainability all’interno della grande piattaforma fieristica internazionale dedicata alla sostenibilità Ecomondo nella Fiera di Rimini.
L’idea che ha portato a Roma e a Rimini i nomi più importanti dell’innovazione automobilistica, dell’energia e dell’ambiente e che ha portato al successo la prima iniziativa espositiva in Italia sulla mobilità sostenibile era promossa dal CNR, dall’Enea e dalla Sapienza Università di Roma.
Il futuro 20 anni fa
Il tutto con una matrice solidamente scientifica e un programma fatto di incontri con pubblico, esperti e stampa, esposizione di modelli e nuove tecnologie, test drive destinati a tutti i partecipanti, per provare direttamente le tecnologie a basso impatto ambientale che avrebbero rivoluzionato l’auto e il modo di muoversi.
H2Roma aveva un contesto nazionale e internazionale e si rivolgeva direttamente alle massime istituzioni politiche e alle maggiori realtà industriali del mondo.
Le nuove proposte
No Smog Mobility e Bluexperience si rivolgono soprattutto ai rispettivi contesti locali, contando su bacini ampi e sulle grandi distanze che le regioni meridionali devono scontare dai grandi saloni (ammesso che se ne riorganizzino…). D’altro canto, anche questi ultimi, già in crisi, devono ridefinirsi.
Una delle innovazioni di H2Roma è stata quella di portare la nuova mobilità al centro delle città, portando gli utenti della mobilità futura e sostenibile a dialogare con gli esperti e le case automobilistiche. Il tutto seguendo una traccia di neutralità tecnologica e indipendenza rigidamente fissata dal mondo accademico.
Le nuove proposte appaiono invece come contenitori alla legittima ricerca di un pubblico curioso di vedere quello che, altrimenti, vedrebbero solo attraverso uno schermo o le pagine di un giornale.
C’è ancora spazio?
Muoversi, con qualsiasi mezzo lo si faccia, è un’esperienza che coinvolge necessità ed emozioni che non possono essere sostituite nemmeno da fiumi di informazioni e immagini.
L’esperienza, quindi, secondo me ha ancora senso.
La sola offerta di un’evento, però, non garantisce che al grande pubblico siano fornite le informazioni giuste e che sia messo in grado di vedere al di là di quello che si può trovare all’interno delle vetrine.
Di spazio ce n’è ancora. E anche tanto. Ma vincerà chi lo saprà utilizzare per fornire valore, non chi si limiterà a volerlo occupare.