Le emissioni zero non sono un gioco e riguarderanno anche i giocattoli. La Mattel ha infatti annunciato che dal 2022 sarà disponibile una nuova serie di modellini in metallo con il marchio Matchbox che utilizzano il 99% di materiali riciclati e sono totalmente carbon neutral.
Modelli e modellini
Dunque anche tra i giocattoli tocca alle automobili aprire il varco verso tra la transizione. L’apripista sarà la nuova Tesla Roadster, che sarà presentata proprio nel 2022. Incredibili le prestazioni promesse da Elon Musk: oltre 400 km/h, 0-100 km/h in circa 2 secondi e un’autonomia di quasi 1.000 km.
Dunque anche tra i giocattoli tocca alle automobili aprire il varco verso tra la transizione. L’apripista sarà la nuova Tesla Roadster. Incredibili le prestazioni promesse da Elon Musk: oltre 400 km/h, 0-100 km/h in circa 2 secondi e un’autonomia di quasi 1.000 km
Elettrificazione fa rima con educazione
Altri modelli in scala non sono stati annunciati, ma tra le foto diffuse si vedono un van, le BMW i3 e i8, la Nissan Leaf e la Toyota Prius allestita da taxi. Ci sarà anche una stazione di servizio con tanto di colonnine di ricarica. Il futuro che passa attraverso il gioco si trasforma in normalità per le nuove generazioni.
Ci sarà anche una stazione di servizio con tanto di colonnine di ricarica. Il futuro che passa attraverso il gioco si trasforma in normalità per le nuove generazioni.
Strategia più ampia
L’iniziativa rientra nella strategia Drive Toward a Better Future di Mattel che prevede per l’utilizzo al 100% di plastiche riciclate, riciclabili e bio per tutti i marchi Mattel e per i modellini in scala, scatole da gioco e confezioni (con l’utilizzo di carta e fibre derivate dal legno) del marchio Matchbox.
La sostenibilità in vari modi
La ricerca della sostenibilità per Mattel non passa solo attraverso i materiali. Tutti i giocattoli elettrici saranno infatti forniti di batteria ricaricabile, sostituibile e corredati di caricatore. Inoltre saranno rimovibili anche le schede elettroniche integrate in un solo modulo così da facilitarne il recupero.
Esempi di mobilità sostenibile
Secondo Mattel la sostenibilità passa anche attraverso indicazioni di riciclo più chiare sulle confezioni, l’approccio al gioco e la presenza di elementi che fanno riferimento alla mobilità elettrica. Allo studio anche processi produttivi per ridurre il consumo di energia, ridurre le emissioni e ridurre gli scarti.
Alla ricerca del mattoncino sostenibile
La questione etica e ambientale da parte delle grandi multinazionali del gioco coinvolge non solo Mattel e Matchbox, ma anche la Lego. La casa danese nel 2012 annunciò l’investimento di 150 milioni per sostituire entro il 2030 l’ABS (Acrilonitrile Butadiene Stirene), il materiale del quale sono fatti i suoi celebri mattoncini con un materiale sostenibile, non derivato dal petrolio e riciclabile.
Uno su 50 è eco friendly
Nel frattempo, Lego ha annunciato che il raggiungimento dell’obiettivo si sta rivelando più complicato del previsto. Solo il 2% delle parti sfrutta un materiale proveniente dalla lavorazione dello zucchero di canna, ma non si tratta di mattoncini, bensì di parti ornamentali (alberi, cespugli, foglie…). Il 98% resta in ABS.
Lego ha annunciato che il raggiungimento dell’obiettivo si sta rivelando più complicato del previsto. Solo il 2% delle parti sfrutta un materiale proveniente dalla lavorazione dello zucchero di canna
Azzerare le confezioni
Il programma di sostenibilità di Lego prevede altri punti come Replay, per passare i mattoncini usati ad altri bambini bisognosi. Per il 2025 l’obiettivo è annullare gli scarti di produzione (già bilanciata al 100% in termini di CO2) e utilizzare solo packaging da fonti rinnovabili e riciclabili.
Appuntamento rimandato
Per Matchbox l’appuntamento per la piena sostenibilità è per il 2022. Per i mattoncini è solo rimandato. Al momento non esiste ancora un materiale capace di renderli come sono ora: indistruttibili, indeformabili, capaci di essere incastrati e disincagliati per migliaia e migliaia di volte senza perdere le loro caratteristiche estetiche e meccaniche. E soprattutto il loro inconfondibile “clack”. Ogni anno se ne producono 50 miliardi.