DI MARIO CIANFLONE – GIORNALISTA DEL SOLE 24 ORE
Quante volte abbiamo sentito dire che l’auto è diventata uno smartphone su ruote.
Tante, Vero? Forse troppe.
E, in effetti, si tratta di un’iperbole. Tuttavia il matrimonio tra device personali e macchina deve esserci, anche per consumare meno ed essere più efficienti e soprattutto per ridurre i sinistri che portano morti e feriti oltre a danni materiali in un’emergenza vera di sostenibilità della mobilità automobilistica.
Altro che CO2, NOX e polveri sottili: di smartphone e distrazione si muore.
Tuttavia, in un’era di auto supertecnologiche, ibride ed elettriche stupisce vedere modelli di ultimissima generazione com la Lexus ES, ammiraglia super pulita, prive di Android Auto e Apple CarPlay. Per non parlare di Bmw e anche di Porsche che escludono Android e scelgono solo Apple. Speriamo che con iNext e Taycan ci abbiano ripensato.
In un’auto moderna, pulita, e sostenibile non si può fare a meno di un sistema di infotainment decente e strutturato con un’interfaccia utente comprensibile ed intuitiva.
Invece vediamo automobili nuovissime da mettersi a gridare solo a immettere la destinazione nel navigatore con il risultato che prendi lo smartphone, attivi Google Maps e guidi tenendolo in mano. Super pericoloso e anche criminale. Ma questo è quello che accade e si vede tutti i giorni sulle strade.
Signori delle Case automobilistiche e luminari della tecnica ecogreen è il momento di svegliarsi: l’automobile autenticamente sostenibile deve sposare la tecnologia nel vero senso della parola e non si può più andare avanti a due velocita: powertrain superpuliti, magari full electric, e infotainment belli da vedere ma penosi (e pericolosi) da usare.