È la nuova mobilità, bellezza! Ci sono già decine di migliaia di clienti di case automobilistiche che non possiedono un’auto.
L’analisi dei primi due anni di attività del nuovo marchio Kinto della Toyota, che non vende auto e in alcuni casi offre servizi che non ne prevedono nemmeno l’utilizzo, mostra un futuro dal grande potenziale.
Una rivoluzione verso la Mobilità sostenibile?
Sì, la rivoluzione non riguarda soltanto la Toyota (il più grande costruttore mondiale di automobili) ed è soltanto l’inizio.
Auto sempre più elettriche, persone e cose costantemente connesse, energia da fonti rinnovabili e zero emissioni. Questo è il mix di base della sostenibilità.
I clienti del nuovo marchio Kinto, dedicato all’offerta di servizi per la mobilità, in molti casi addirittura non guidano affatto. Si muovono in treno, taxi oppure utilizzano il trasporto pubblico.
Mauro Caruccio, presidente Kinto Italia
Mauro Caruccio, presidente e amministratore delegato di Kinto Italia, indica i vantaggi per ogni singola persona come chiave di successo per Kinto.
Al centro dei servizi di mobilità offerti c’è l’individuo, che può beneficiare di maggiore flessibilità, tempo e risparmio economico per i propri spostamenti. Con vantaggi per l’ambiente anche quando sceglie di guidare, visto che utilizziamo soltanto auto elettrificate.
I prodotti Kinto “asset based” hanno ancora nella fornitura di un’auto l’elemento chiave del servizio offerto al cliente.
Kinto One
Kinto One propone modelli Toyota e Lexus con formule di noleggio a lungo termine (per periodi da 12 a 72 mesi), viene seguito in ogni fase del processo dalla rete dei concessionari ufficiali ed è già arrivato avere una flotta di cinquemila vetture.
Kinto Flex
Kinto Flex – in arrivo entro l’anno sul nostro mercato – consiste in un’innovativa formula di abbonamento mensile (con durata da uno a dodici mesi) che può essere disdetta in ogni momento e permette di cambiare modello di auto, nell’ambito dello stesso contratto, in base alle proprie esigenze.
Kinto Share
IKinto Share è dedicato al car sharing. A Venezia, prima città italiana ad avere una flotta Kinto per l’utilizzo condiviso, gli iscritti sono oltre seimila e le auto, tutte elettrificate, hanno percorso finora 1.130.000 chilometri, viaggiando per circa la metà del tempo in modalità elettrica.
Kinto Share punta sulla formula “station based” che prevede che le auto siano ritirate e riconsegnate presso un parcheggio dedicato, che può essere posizionato presso una concessionaria.
Ai prodotti basati sulla fornitura di un’auto, si affiancano due piattaforme di mobilità.
Kinto Join
Kinto Join è dedicata agli spostamenti casa-lavoro e permette di ridurre il numero di automobili necessario agli spostamenti dei dipendenti di un’azienda. Con la piattaforma messa a disposizione ci si accorda tra colleghi per tragitti a bordo della stessa vettura, con benefici per il traffico, l’ambiente e anche per lo sviluppo di rapporti sociali nella comunità lavorativa.
Kinto Go
Kinto Go è un’app di mobilità integrata multimodale – scaricabile gratuitamente – con cui pianificare spostamenti e acquistare biglietti del trasporto locale, ferroviari, oppure prenotare e pagare corse in taxi e parcheggi, compreso il pagamento della sosta sulle strisce blu.
L’app, sviluppata in Italia, è stata già scaricata 170.000 volte e può contare su accordi con oltre 500 operatori di mobilità con servizi in più di cinquemila comuni, coprendo il 70% del territorio nazionale.