Futuro elettrico è un libro che nasce da un’inchiesta alla quale ho partecipato come mentore. L’inchiesta di Presa Diretta di Rai Tre è una delle migliori realizzate in tivù negli ultimi anni.
Il libro è anche meglio dell’inchiesta, da leggere e rileggere, custodendo con cura anche i tanti rimandi che contiene in forma di QR code, che prendono il posto della vecchia bibliografia.
Il primo rimando bibliografico e di approfondimento non istituzionale è per Obiettivo Zero Emissioni. Ringraziamo Giuseppe Laganà e Marcello Brecciaroli per aver voluto dare evidenza al nostro progetto.
L’approccio giusto
Quando ho ricevuto la prima telefonata dal redattore di Presa Diretta ho capito subito che l’approccio era quello giusto.
Tante domande, tutte sensate ed evidentemente non orientate alla dimostrazione di una tesi preconfezionata. Ce n’era abbastanza per dare spago, investire del tempo con quei giornalisti e cercare di capire se volessero veramente comprendere la complessità dell’argomento.
Duello sui Social
Perchè l’auto elettrica nell’era dei Social purtroppo è così: se sei a favore, devi dire che la vita a batterie non ha difetti e tutto il resto è roba da dinosauri motorizzati.
Se sei contro, allora puoi sfogare liberamente la tua rabbia contro bielle e pistoni, dichiarandoti amante di rombi assordanti, puzza d’olio bruciato e fumo nero che esce impetuoso da tubi di scarico grandi come oleodotti.
Un libro pieno di informazioni
Futuro elettrico è un libro pieno zeppo di informazioni utili, a volte scomode ma mai scandalistiche.
Sulle materie prime, sul futuro industriale in Europa, in Italia e nel mondo. Con un occhio attento al ruolo al quale ambisce la Cina, alla risposta in America e – soprattutto – alle possibili ricette per l’Europa.
L’impostazione
L’impostazione del libro nasce probabilmente dalle numerose telefonate e poi dal mio incontro con Giuseppe Laganà.
Quando la troupe di Rai Tre Presa Diretta è venuta a trovarmi nella sede dell’Università Guglielmo Marconi di Roma, non abbiamo soltanto registrato un’intervista – come mi è successo altre volte.
Questa volta abbiamo analizzato una grande opportunità per lo sviluppo mondiale, perchè possa continuare ad essere fonte di benessere per le popolazioni già sufficientemente benestanti e consentire anche la crescita di tutte le altre. Quelle che ogni non hanno accesso all’energia, all’acqua potabile per tutti, alla sanità e – a volte – addirittura al cibo.
L’auto elettrica
L’auto elettrica è una grande opportunità per il pianeta. Ma va maneggiata con cura e lungimiranza. Come non è mai accaduto prima per nessun altro grande prodotto rivoluzionario dell’era industriale.
L’attenzione del libro e del lettore vanno su materie prime, capacità produttiva, coesistenza con altre tecnologie che offrono molti vantaggi e la moltiplicazione delle filiere industriali (come l’idrogeno e le celle a combustibile, oppure i combustibili sintetici e i biocombustibili) capaci di mitigare dipendenze e dominazioni di singoli stati o aree geopolitiche.
Buona lettura!