Nel 2025 secondo Kia è possibile che i margini ricavati dalle auto elettriche saranno pari a quelli offerti dalle auto con motore a combustione interna. Questa eventualità è contenuta nel Plan S, il piano di medio-lungo termine che il costruttore coreano vuole mettere in campo nel prossimo quinquennio. Un tracciato “ferroviario” visto che si basa su due track (parola che in inglese vuol dire sia rotaia, traccia, percorso): il passaggio all’auto elettrica e i servizi di mobilità.
Imagine, la prima di 11 elettriche
Kia investirà nel Plan S 29mila miliardi di won, pari a 25 miliardi dollari o 22,5 miliardi di euro. L’obiettivo è lanciare 11 modelli elettrici, siano essi versioni di auto offerte con altri tipi di propulsione o dedicati. Di quest’ultimo tipo sarà il primo che arriverà nel 2021. Sarà un crossover ispirato al concept Imagine, presentato al Salone di Ginevra del 2019, e avrà un’autonomia di oltre 500 km con un tempo di rifornimento inferiore ai 20 minuti. Questo vuol dire che supporterà la ricarica ultrarapida a 800 Volt. In Europa si appoggerà presumibilmente sulla rete Ionity, consorzio nel quale il gruppo Hyundai è entrato di recente. Kia ha investito 16 milioni (insieme ai 64 di Hyundai) nella croata Rimac.
Un milione di auto “pulite”, la metà elettriche
Kia mira entro il 2025 a vendere 500mila auto elettriche su un milione a basso impatto ambientale, pari al 25% dell’intera produzione. Nei mercati più evoluti il 20% delle vendite di Kia saranno elettriche. L’obiettivo è conquistare il 6,6% del mercato globale delle auto elettriche con un margine del 6% e un ROE (Return On Investments) del 10,6%. Questi numeri non comprendono la Cina. Kia conta comunque di migliorare volumi e indici fondamentali anche per le auto dotate di propulsione tradizionale, con o senza il supporto elettrico. Per i paesi emergenti saranno fatte valutazioni specifiche sull’elettrificazione.
Kia mira entro il 2025 a vendere 500mila auto elettriche su un milione a basso impatto ambientale, pari al 25% dell’intera produzione. Nei mercati più evoluti il 20% delle vendite di Kia saranno elettriche. L’obiettivo è conquistare il 6,6% del mercato globale delle auto elettriche
Il car sharing e la guida autonoma
L’altra rotaia del piano riguarda i servizi di mobilità. Nel campo del car sharing Kia ha già stretto accordi si negli USA con Mocean Lab sia in Europa con WiBLE, joint-venture con Repsol realizzato a Madrid con una flotta di 500 Niro PHEV e che conta 130mila clienti registrati. Accordi riguardano anche la indiana Ola e Grab, società di Singapore leader nel Sud-Est asiatico. Entrambe offrono servizi di car sharing, ride hailing, taxi, consegna di cibo a domicilio e altro ancora. Per la guida autonoma di livello 4 e 5 Kia ha formato una joint-venture paritaria con Aptiv per un valore di 4 miliardi di dollari.
I PBV elettrici e autonomi sono il futuro
Aptiv è una società quotata alla NYSE e l’obiettivo è di avere nel 2022 una nuova piattaforma per la guida autonoma di livello 4 e 5 da testare dal 2023 e vendere nel 2024. Kia guarda in particolare al mondo della logistica e dei PBV che, secondo le previsioni, dovrebbero passare dal 5% al 25% della domanda globale di veicoli entro il 2030. A questo scopo, il gruppo Hyundai ha investito 87 milioni di dollari nella Canoo, azienda californiana che ha sviluppato una piattaforma skateboard multiruolo. Kia immagina di costruire mobility hub mettendo il cliente al centro della propria strategia e fornendogli un’esperienza fatta di forte integrazione tra prodotti e servizi.
Kia immagina di costruire mobility hub mettendo il cliente al centro della propria strategia e fornendogli un’esperienza fatta di forte integrazione tra prodotti e servizi
Mobilità sì, ma senza dimenticare i prodotti
Kia dunque non parla, come molti altri costruttori, di passaggio “tout court” da car company a mobility company, ma della necessità di contemperare e integrare entrambe le dimensioni sviluppando i nuovi business anche attraverso collaborazioni esterne. Nel 2019 Kia ha venduto 2,77 milioni di auto (-1,4%), delle quali 520mila in Corea, 615mila negli USA e, per la prima volta, ha superato il mezzo milione in Europa, 11mo record consecutivo. Stabili i volumi in Italia con quasi 48mila immatricolazioni.
Su 87 miliardi, solo 10 sul “passato”
Il gruppo Hyundai conta di investire entro il 2025 complessivamente 87 miliardi di euro, tra cui i 25 miliardi di Kia e 52 miliardi nelle tecnologie del futuro. A conti fatti, solo 10 miliardi riguarderanno i campi tradizionali dell’automobile che continueranno ad essere comunque i più profittevoli, almeno fino al 2025.
Kia dunque non parla, come molti altri costruttori, di passaggio “tout court” da car company a mobility company, ma della necessità di contemperare e integrare entrambe le dimensioni sviluppando i nuovi business anche attraverso collaborazioni esterne