di Mario Cianflone – Giornalista del Sole 24 Ore
“È vietata la pubblicità di brand automobilistici non coerenti con le policy di sostenibilità ambientale promosse dal Comune di Milano”.
No, non è Lercio. Non è una bufala web, una fake news da social.
È, purtroppo l’ultima trovata della giunta di Milano ormai dominata da un partito anti-auto dalla palese connotazione ecototalitaristica. Infatti il comune di Milano ha scandalosamente equiparato le auto a materiale pornografico o all’incitazione all’odio razziale e decide a suo insindacabile giudizio.
Il sito del Comune
La morte della democrazia e del buon senso. È tutto scritto sul sito. Nero su bianco.
Clicca qui per leggere il testo sul sito del Comune di Milano.
E in questo capoverso c’è l’apoteosi di un combinato disposto tra stato etico, fondamentale malafade, demagogia e totalitarismo ecologista.
Sono in ogni caso escluse le proposte di sponsorizzazione riguardanti propaganda di natura politica, sindacale, filosofica e religiosa. E’ vietata la pubblicità diretta o collegata alla produzione o distribuzione del tabacco, super alcolici, materiale pornografico, a sfondo sessuale, inerente armi, brand automobilistici non coerenti con le policy di sostenibilità ambientale promosse dal Comune di Milano, nonché i messaggi offensivi, incluse le espressioni di fanatismo, razzismo, odio o minaccia o comunque lesive della dignità umana.
Equiparare i brand automobilistici al tabacco o al fanatismo è folle e profondamente scorretto.
Policy di sostenibilità ambientale
Chi decide se un marchio sia coerente o meno con “policy di sostenibilità ambientale promosse dal Comune”?
E sorgono anche dubbi di trasparenza economica e di liceità nell’attuare politiche di questo tipo. Milano è ormai una città stato dominata da un ecofanatismo i cui contorni sono sconcertanti.
Il sonno della ragione continua a generare mostri. E questi si vedono anche nelle assurde ciclabili che stanno paralizzando la città lombarda.