Una volta l’anno il Museo Archeologico di Bolzano apre al pubblico la casa gelata dell’uomo venuto dal ghiaccio e vissuto 5.300 anni fa, più vecchio quindi delle Piramidi egiziane e Stonehenge.
Un delitto di 5.300 anni fa
Ötzi stava attraversando il Giogo di Tisa, in Val Senales, quando venne ucciso.
Il suo corpo si è conservato naturalmente nel ghiacciaio.
Più antico delle piramidi egizie e di Stonehenge, è il risultato di una serie di incredibili coincidenze.
Ötzi visse nell’Età del rame, un’epoca inquadrabile nella fase finale del Neolitico. Utilizzava ancora oggetti in pietra, ma possedeva già anche un’innovativa e preziosa ascia di rame.
Le conoscenze tecniche relative all’estrazione e alla lavorazione dei metalli erano da poco arrivate in Europa dall’Asia Minore. Con il rame ha avuto inizio la prima Età dei metalli.
Visita alla casa gelata di Ötzi
Si tratta del delicato impianto di refrigerazione della cella frigorifera di Ötzi.
Quest’anno l’evento si svolge in live streaming e può essere quindi seguito da tutti.
Gli esperti del Museo Archeologico dell’Alto Adige accompagnano il visitatore virtuale alla scoperta dei segreti sulla conservazione della mummia venuta dal ghiaccio.
Un “dietro le quinte” inedito dove normalmente il pubblico non è ammesso.
Il programma
Giovedì 18 giugno 2020
Ore 17.00 in lingua italiana con Marco Samadelli, esperto di conservazione di mummie e della cella frigorifera di Ötzi: https://youtu.be/cTjK6cJaLH0
Ore 18.00 in lingua tedesca con Oliver Peschel, medico legale, patologo e incaricato della conservazione dell’Uomo venuto dal ghiaccio: https://youtu.be/tcK9MYfeAK8
Ore 19.00 in lingua inglese con Oliver Peschel, medico legale, patologo e incaricato della conservazione dell’Uomo venuto dal ghiaccio: https://youtu.be/cQjhbUTdk9Y