Oggi sono insieme alla Volvo e alla Fondazione Riccardo Catella al parco BAM di Milano per parlare di sostenibilità in modo nuovo e operativo.
La sostenibilità sarebbe un’attitudine dell’uomo, che cerca naturalmente la costruzione di un futuro migliore.
Il ruolo dei combustibili fossili
Eppure negli ultimi due secoli è scomparsa dalle priorità della società.
Il suo accantonamento è coinciso con l’avvento dei combustibili fossili e quindi del consumo di risorse, ritenute a torto praticamente illimitate, nell’economia mondiale.
La crisi come opportunità
Adesso la sostenibilità reale e a lungo termine delle azioni umane può tornare al centro delle logiche di scelta.
Non come fine da perseguire, com’era fino a prima dell’attuale profonda crisi, ma come mezzo per creare di nuovo sviluppo, benessere e crescita socio-economica nel rispetto dell’ambiente.
La sostenibilità non consuma risorse, ma le usa e riusa. In teoria addirittura illimitatamente.
Su questa solida base l’industria e la tecnologia hanno davanti nuove sfide da vincere e nuovi prodotti da creare.
Gli impegni presi dalla Volvo
Il percorso che la Volvo si è data per perseguire una sempre maggiore sostenibilità indica tappe e obiettivi molto chiari.
Entro il 2025 Volvo Cars intende:
- portare le vetture esclusivamente elettriche a costituire il 50% delle sue vendite globali complessive;
- azzerare l’impatto sul clima delle proprie attività produttive globali;
- utilizzare materiali riciclati per almeno il 25% delle parti in plastica di tutte le nuove Volvo;
Volvo Cars ha infine l’obiettivo di diventare a impatto neutro sul clima entro il 2040.