DI MARIO CIANFLONE – GIORNALISTA DEL SOLE 24 ORE
Diesel o non diesel? La risposta non può che essere una sola: la prima.
Se con la macchina uno fa il pendolare e ci lavora facendo una paccata di chilometri all’anno alternativa al diesel non c’è.
Pulito (nonostante l’isteria anti gasolio), virtuoso per quanto riguarda le emissione di CO2 e le vetture costano cifre abbordabili. Perché se uno ha famiglia mica può usare la Renault Zoe come prima macchina o prendere una bella Mini Countyman plug-in mettedoci 40mila e passa euro se non se la può permettere. Prende invece un bel suv compatto o una hatchback onesta e si muove. In libertà e spendendo poco.
Perché il turbodiesel alla fine dei conti consuma meno di un pari cilindrata benzina e se si viaggia in autostrada o in extraurbano l’ibrido non serve proprio.
E non dite di prendere il treno o i mezzi perché se si abita fuori città lontano dalle grande direttrici ferroviare o a miglia da una stazione bisogna usare l’auto.
Provate a vivere a Vaprio d’Adda e a lavorare a Milano, magari facendo una professione moderna, di quelle dove gli orari di uscita sono incompatibili con quelli dei mezzi.
No, non ci si muove nell’ultimo miglio in bici o con il monopoattino elettrico da fighetti che credono di stare a Santa Monica. E nonostante il traffico la qualità della vita è più alta muovendosi in auto che non stando al freddo aspettando il metrò o l’ultimo treno delle Ferrovie Nord.
Insomma, al momento, il diesel vince se si ci si deve muovere davvero e non si ha la fortuna di vivere e lavorare nel quartiere figo di una grande città.
Diesel Uber Alles (per ora).