fbpx

Mini Electric Pacesetter, la nuova safety car di Formula E apre la strada al full electric per il 2030

La Formula E arriva a Roma per un doppio round e debutta la nuova pace car: la Mini Electric Pacesetter. Dopo 7 anni dunque la i8 va in pensione e arriva un’elettrica vera proprio nell’ultimo anno di BMW in Formula E ed è stato appena dato l’annuncio che Mini per il 2030 avrà solo vetture elettriche in listino.

Leggi l’articolo sui nuovi modelli elettrici di BMW di nuova generazione

Mini Electric Pacesetter
La prossima elettrica è la Countryman

I prossimi passi saranno la Countryman elettrica per il 2022 e la presentazione degli ultimi modelli spinti da motore a scoppio nel 2025. Seguiranno 6 anni pieni, il ciclo di vita di un modello, per far sparire i tubi di scarico, particolare estetico non di poca importanza per una Mini.

Leggi l’articolo sui piani per l’elettrificazione del gruppo BMW entro il 2023

Mini Electric Pacesetter
Punto di incontro

La Mini Electric Pacesetter deriva dalla Cooper SE. Rappresenta il punto di incontro tra l’unica Mini elettrica al momento e le caratteristiche di una John Cooper Works, ovvero le versioni più estreme. Il risultato è una pace car di grande impatto estetico e dotata di soluzioni tecnologiche interessanti.

Mini Electric Pacesetter
Carbonio riciclato stampato in 3D

Quella di maggior rilievo è l’utilizzo della stampa 3D utilizzando fibra di carbonio riciclata per alcuni componenti. Per BMW l’elettrico e la fibra di carbonio hanno un destino comune. Lo dimostra la i3, costruita in gran parte con il leggero materiale composito lavorato in casa attraverso metodi allora pioneristici.

Mini Electric Pacesetter
Efficienza composita

Con il BMW dimostra di guardare oltre anche in questo campo. La fibra di carbonio infatti, grazie alla sua leggerezza, rende più efficienti i veicoli, ma è un materiale ad altissima intensità di energia. Dunque, per renderlo globalmente efficiente, deve esserne curato anche il riciclo e il riutilizzo.

La fibra di carbonio, grazie alla sua leggerezza, rende più efficienti i veicoli, ma è un materiale ad altissima intensità di energia. Dunque, per renderlo globalmente efficiente, deve esserne curato anche il riciclo e il riutilizzo

Mini Electric Pacesetter
Tecnologie sperimentali

Queste parti in carbonio riciclate stampate in 3D sono realizzate ad Oxford. Qui è la casa della Mini e qui sarà realizzata la nuova Countryman, anche in versione elettrica. Possiamo dunque ipotizzare che Mini stia facendo prove tecniche di trasmissione in vista del futuro prossimo che la attende.

Mini Electric Pacesetter
Leggerezza da pista

Sono in carbonio riciclato gli spoiler esterni, le minigonne e i cuscini dei sedili a guscio. In questo modo possono essere cambiati a seconda della taglia del pilota. L’abitacolo contiene molte altre parti in fibra di carbonio “vergine” per avere un peso di 1.230 kg, 130 kg in meno rispetto alla Cooper SE.

Mini Electric Pacesetter
Powertrain di serie

Rispetto a quest’ultima non cambia il powertrain da 135 kW e 280 Nm (derivato dalla BMW i3S), ma migliorano le prestazioni: 0-60 km/h in in 3,6 secondi (-3 decimi), 0-100 km/h in 6,7 s. (-6 decimi) e il passaggio da 80 a 120 km/h è chiuso in 4,3 secondi invece di 4,6.

Mini Electric Pacesetter
Assetto con la M maiuscola

Per l’assetto della Pacesetter Mini ha chiesto la consulenza di BMW Motorsport. Le sospensioni sono regolabili in compressione, estensione, altezza e camber. Diverso il braccetto di controllo e la carreggiata è aumentata di 10 mm. I freni con pinze a 4 pistoncini sono gli stessi della Mini John Cooper Works GP da 306 cv.

Mini Electric Pacesetter
Pneumatici da Formula E

Anello di congiunzione tra la pista e la strada sono gli pneumatici 245/40 R18: gli stessi che le monoposto di Formula E montano anteriormente. Scontate l’aggiunta di rollbar e dell’estintore così come l’eliminazione di tutto quanto è superfluo all’interno della vettura, dai sedili posteriori ai rivestimenti.

Mini Electric Pacesetter
Anche le Mini JCW saranno elettriche

La Mini Electric Pacesetter rappresenta un veicolo di comunicazione ed è l’indizio di quello che potranno essere le John Cooper Works del futuro. Le parole del capo di Mini, Bernd Körber sono chiare:

«Questa versione estrema della Mini elettrica è stata sviluppata come safety car della Formula E, perciò è chiaro che non è stata concepita per essere utilizzata su strada. Ma rivela una delle direzioni che potrebbe prendere con l’elettrificazione del brand JCW. Per me il messaggio è chiaro: l’elettrificazione e John Cooper Works sono un’accoppiata perfetta».

Dunque nella gamma futura di Mini totalmente elettrificata ci sarà ancora spazio per le John Cooper Works.

Mini Electric Pacesetter

TORNA ALLA HOME

articoli correlati

Immobilità Insostenibile

Tutti dicono “auto” quando c’è da dare la colpa dell’assoluta e insostenibile immobilità nella quale ci troviamo a vivere nelle nostre città L’auto ha le sue colpe e le individueremo tutte. Ma sono in molti a nascondersi dietro questo alibi, ci vuole poco per scovarli. Basta un giro in città. Quel cartello è sul vetro …

continua »

Finalmente Ford elettriche in Europa

La Ford nell’auto elettrica ed elettrificata vuole starci, e vuole farlo anche in Europa, finalmente in modo serio. Ha infatti creato una nuova posizione assegnando a Steve Hood la carica di Director of Electrified Vehicle di Ford Europa incaricandolo di sviluppare una strategia di business che abbia al centro i veicoli elettrificati e i relativi …

continua »

RISPOSTA BIOMETANO ZERO CO2 SENZA ELETTRICO USANDO ACQUE REFLUE

Chi ce l’ha con l’auto elettrica sostiene che si può fare lo stesso, se non addirittura meglio, senza bisogno di batterie e colonnine di ricarica. Quasi sempre non è vero, chiariamolo subito. Ma quello che è certamente corretto è guardare alla questione partendo dalle fonti di approvvigionamento e non soltanto cercando di sbirciare dal foro …

continua »

potrebbe interessarti

Dall’aspirapolvere senza filo all’auto col filo

La Dyson produrrà la propria auto elettrica a Singapore e darà così nuove prospettive a tutte le aspirazioni partite dal suo rivoluzionario aspirapolvere. La vicenda della Dyson dimostra come la mobilità a 360 gradi affascini qualsiasi grande impresa e possa essere avvicinata tecnologicamente da più versanti. Allo stesso tempo, dimostra anche che spesso molte questioni …

Uber a Londra soltanto elettrico

A Londra Uber vuole rendere il servizio di corse a pagamento completamente elettrico entro il 2025. Lo ha annunciato l’azienda di ride hailing capitanata da Dara Khosrowshahi che investirà nell’operazione 200 milioni di sterline grazie ad una struttura tariffaria diversa attraverso la quale il conducente-possessore dell’auto riceverà una maggiore remunerazione e avrà così il modo …

Audi cartoon a zero emissioni

Le emissioni zero stanno arrivando anche al cinema e lo faranno presto nel film di animazione “Spies in disguise” (spie in incognito) che vedrà protagonista la RSQ E-tron, una supersportiva elettrica che anticipa in qualche modo la GT stradale al quale il marchio di Ingolstadt sta lavorando per il 2020. Con tempismo perfetto, “Spies in …