Di Mario Cianflone – Giornalista del Sole 24 ore
Un salone elettrico ma non elettrizzante.
La ragione e l’emozione
A Francoforte ha prevalso la ragione sull’emozione e cosi al salone ha vinto l’auto elettrica a batteria nell’interpretazione tedesca. E qui si sono viste cose mirabili ma dal limitato effetto wow come l’attesa Volkswagen Id.3, prima elettrica del gruppo costruita sulla piafforma Meb.
La vettura è gradevole, ma molto “normale”. Magari questa sarà la chiave del successo in quanto rassicurante. A bordo tante plastiche dure dall’aspetto cheap e un po’ di hi-tech digitale. Stupiscono i cerchi da 20″. Di sicuro saranno opzionali ma che senso hanno su una elettrica.
Più acciaio che carbonio
A guardarla viene subito in mente una riflessione: ma quanto era (ed è) avanti l’auto elettrica Bmw i3 con la sua struttura in carbonio? Anni luce. Ha vinto l’acciaio e la massificazione perché l’auto elettrica deve e vuole diventare di massa altrimenti arrivano le multe, ma i costi sono ingenti e allora addio all’innovazione e alle soluzioni sofisticate.
Le case automobilistiche sono giustamente terrorizzate dall’erosione dei margini e cercano di correre ai ripari. E lo fanno anche i brand premium e qui bisognerà vedere se il decontening in materiali finiture e materiali non allontanerà clienti.
Honda e sceglie la città
Tra gli stand del Salone IAA una reginetta: la Honda e. Auto elettrica bella da vedere con una plancia hi-tech costerà almeno 35mila euro. Non pochi per una compatta da circa 220 km di autonomia e dunque idonea solo per la città.
il dubbio
Insomma, cresce l’offerta di auto elettriche e il dubbio resta il solito: le venderanno?