Di Mario Cianflone – Giornalista del Sole 24 Ore
Fiat Panda, Lancia Ypsilon e Dacia Duster.
Ecco il podio italiano delle auto più vendute a novembre e a seguire, per completare la top five, Smart fortwo e Citroën C3.
Gli Italiani amano le auto economiche
Cosa significa questa classifica? Semplice: gli italiani comprano auto economiche. Ed è un trend storico.
Il nostro Paese non è la Germania e non è neppure quella Norvegia dove in cima alle vendite spicca le lussuose elettriche Tesla (macchine da happy few radical per eccellenza). Da noi, lasciando perdere che le vendite delle elettriche vantano una percentuale omeopatica, si comprano vetture che costano meno di 15mila euro, in alcuni casi con le sempre presenti promozioni anche meno di 10mila. E per gli italiani sono comunque dei bei soldoni.
Quando sarà possibile acquistare elettriche a questi prezzi? Tra molti, moltissimi anni. O forse mai nel nostro life span.
Il ricambio non è affatto veloce
E intanto chi le compra le tiene a lungo, fino allo sfinimento e questo contribuisce anche a creare un parco circolante italiano vecchio, magari malandato ma non troppo inquinante visto che molte vetture decennali sono Panda e Ypsilon con motori euro 4 ed euro 5, sostanzialmente identici a quelli attualli e con emissioni di poco superiori.
La differenza vera anche in termini di sicurezza è tutta nella manutenzione.
Ma torniamo alle auto nuove, con una propensione e una capacità di spesa cosi bassa (in senso relativo) ci pare davvero improbabile che nei prossimi mesi si venderanno costose elettriche e ibride plug-in in volumi tali da creare una rivoluzione.
E il rischio che gli acquirenti le ignorino è concreto perché, si perdoni il gioco di parole, concreta (ed economica) è l’auto che gli italiani scelgono e comprano.
Il caso Dacia Duster
Basti pensare al caso Dacia Duster, vettura moderna, piacevole e senza fronzoli inutili che soddisfa anche la voglia di Suv.
O la C3, citycar taglia forte di prezzo umano. Per muoversi da soli o con la famiglia non serve altro e magari se si vuole risparmiare ed inquinare ancora meno ecco che c’è l’opzione Gpl/Metano.
La strada verso la mobilità a zero emissioni (in ambito locale) è ancora lunga, molto lunga.
Post Scriptum
Ogni tanto ci piace ricordare che le emissioni di CO2 in ambito urbano non producono smog e non sono velenose. La questione dei gas climalteranti prescinde dalla qualità dell’aria urbana. Ma questa è tutta un’altra, brutta, storia fatta di politica e disinformazione.