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Con la Nissan Ariya che guida da sola nel traffico di Tokyo

Fabio Orecchini Nissan Ariya ProPilot 2.0 Tokyo

Togliere completamente le mani dal volante e lasciarsi trasportare dal sistema di guida autonoma ProPilot 2.0 della Nissan Ariya in mezzo al traffico intenso di Tokyo regala un’esperienza unica.

La tecnologia Nissan ProPilot 2.0 è disponibile sul mercato in Giappone e consente di affidare totalmente la guida del veicolo al sistema automatico mentre si viaggia in autostrada.

Video su strada a Tokyo

A Tokyo nel traffico

Il concetto di percorso autostradale a Tokyo è molto diverso dall’usuale significato del termine da noi in Europa. La rete portante del trasporto stradale della megalopoli, infatti, è costituita in gran parte da autostrade immerse all’interno della foresta di grattacieli, che si intrecciano passando una sotto l’altra su più livelli e sono costantemente molto trafficate.

Nissan Ariya Propilot guida da sola a Tokyo

La prova autostradale del Nissan ProPilot 2.0 a bordo della Nissan Ariya elettrica a Tokyo, quindi, si rivela una vera e propria prova del fuoco nel traffico, con tutte le difficoltà di controllo delle condizioni circostanti che ne conseguono.

Come funziona

Una volta oltrepassato il casello per il pagamento automatico del pedaggio Etc – Electronic toll collection, in pochi secondi il sistema diventa disponibile. Basta attivarlo premendo un pulsantino con il simbolo Propilot azzurro sul volante per veder apparire il simbolo verde di guida assistita nella strumentazione.

Senza mani sul volante Nissan Ariya Propilot Tokyo

Finchè il simbolo rimane di colore verde si ha un livello di assistenza alla guida molto simile a quello disponibile sul nostro mercato, con l’automobile che aiuta il conducente a mantenere la corsia ma non prende veramente il controllo della situazione. Chi siede al posto di guida deve tenere le mani sul volante, insomma.

Sono sufficienti pochi secondi però, dedicati ai controlli della sensoristica da parte della centralina, perché il simbolo col volantino visibile nella strumentazione diventi azzurro.

Assaggio di futuro

L’assaggio di futuro inizia in quel momento. La velocità è impostata sugli 80 km/h, posso togliere completamente le mani dal volante e rimanere così, praticamente soltanto a godermi lo spettacolo, mentre l’auto fa tutto da sola. Il traffico attorno è a tratti caotico e composto in gran parte da mezzi pesanti e furgoni.

Messaggio allarme Propilot distrazione

Fila tutto liscio, ma quando giro la testa per parlare con il passeggero che siede accanto a me un po’ troppo a lungo, compare un segnale di allerta e si sente un suono di allarme.

Si deve guardare la strada

Posso tenere le mani lontano dal volante ma non mi è consentito distrarmi guardando altrove, una videocamera posizionata dietro il volante mi osserva e se giro la testa mi riprende subito.

La guida in funzione Propilot 2.0, quindi la vita da passeggero anche mentre si siede al posto del conducente, può durare per tutto il tempo che si vuole se si rimane sulla corsia che si sta percorrendo. Se si vuole cambiare corsia per sorpassare, oppure uscire dall’autostrada, il controllo dell’auto deve essere ripreso dal guidatore.

Fabio Orecchini sale su Nissan Ariya Tokyo

Ma ancora per poco, perché la prossima evoluzione della tecnologia Nissan Propilot prevede che le funzioni di sorpasso e imbocco delle uscite, fino al pagamento del pedaggio al momento di lasciare l’autostrada, vengano svolte in automatico dal veicolo.

Lo scenario della guida completamente autonoma, immaginato mentre si è all’interno di un’auto che guida da sola nel traffico al centro di Tokyo, non sembra affatto lontano. 

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