Di Mario Cianflone – Giornalista del Sole 24 Ore
Eicma, l’Esposizione internazionale ciclo e motociclo, la più grande rassegna sulle due ruote a motore, cioè moto e scooter, si è trasformata con l’edizione appena conclusa anche in un salone della mobilità dove l’elettrico è un tema dominante.
Micromobilità
Ma non solo: in vetrina all’Eicma 2019 ci sono un sacco di mezzi alternativi per la micromobilità: monopattini dalla sempre dubbia sicurezza, tante e-bike e un sacco di veicoli non inquadrabili in tipologie predefinite e quindi difficilmente omologabili per uso stradale.
Girando tra i padiglioni di Eicma 2019 si nota dunque molta effervescenza e si avverte marcata la sensazione di essere di fronte anche nelle due ruote a una transizione tecnologica ed energetica irreversibile.
Qualità contro low cost e imitazioni
Tuttavia all’Eicma si nota una distonia: da una parte prodotti di qualità e dall’altra una vasta presenza di prodotti cinesi low cost di pessima fattura e design ricalcato su quello dei veicoli di marca.
Questo non vuol dire che tutti i prodotti cinesi siano infimi, anzi. Infatti come negli smartphone case come Huawei o Xiaomi (che propone anche eccellenti monopattini) realizzano device di altissimo livello. E Segway è di proprietà della cinese Ninebot.
La nostra non è una discriminazione territoriale ma una critica qualitativa e rispetto dei copyright.
Preferire gli originali
Non è accettabile vedere in giro per l’Eicma veicoli palesemente mal costruiti, realizzati copiando la Vespa elettrica. Per di più le specifiche di alcuni di questi mezzi paiono incompatibili con le norme per la circolazione stradale.
E c’è un altro punto: gli scooter elettrici, i monopattini e le e-bike ben costruite, con motori e batterie di qualità, costano ma difficilmente deludono.
Attenti alle copie
Le imitazioni e le produzioni di basso livello invece rischiano di durare poco, si gestiscono con app terrificanti e soprattutto rischiano di essere pericolosi.