Quanti progetti ci sono sull’idrogeno in Europa? Ve lo dice l’Hydrogen Project Visualisation Platform di ENTSOG (European Network of Transmission System Operators) ovvero l’associazione che mette insieme le maggiori reti di distribuzioni di gas europee.
E la risposta alla domanda è 309, così ripartiti:
78 sono di riadattamento e ristrutturazione di strutture esistenti;
72 sono progetti integrati (produzione, trasporto e uso);
71 riguardano l’utilizzo finale;
56 la produzione;
27 lo stoccaggio;
5 la costruzione di nuove infrastrutture.
Per ognuno di questi progetti, il sito https://h2-project-visualisation-platform.entsog.eu/ indica: il nome del progetto, i promotori, il paese, la tempistica, lo stato di avanzamento e infine scopi e obiettivi. Il tutto visualizzato su una mappa interattiva. I colori indicano la tipologia dei progetti ed è possibile operare una ricerca per paese, tipo di progetto, avanzamento e data di inizio.
Categorie e legenda
Ogni tipologia è infine ben spiegata. Un progetto di riadattamento consiste in un progetto che prevede il mescolamento dell’idrogeno all’interno delle reti del metano o la loro totale riconversione. I progetti integrati coinvolgono tutta la catena del valore dell’idrogeno. I progetti di utilizzo finale riguardano evidentemente le applicazioni industriali, di mobilità, residenziali e altro.
I progetti di produzione censiti sono quelli a basso impatto di CO2 e attraverso fonti rinnovabili. I progetti di stoccaggio riguardano l’utilizzo come serbatoi di caverne di sale, falde acquifere e delle cisterne inutilizzate. I progetti di nuove infrastrutture sono evidentemente quelli che non esistevano e riguardano reti e sistemi di trasporto dell’idrogeno in fase di costruzione.
Il sito poi identifica per lo stato di avanzamento 4 stadi:
Studio, ancora sulla carta e a livello teorico, per il quale già esistono documenti e rapporti;
Progetto (ricerca & sviluppo), quando la sua validità è stata già testata in laboratorio o sul sito definitivo;
Progetto pilota, quando c’è già un mini impianto di dimostrativo sul sito definitivo;
Progetto, quando è già pienamente operativo.
La situazione in Italia
La seconda domanda è: quanti sono i progetti censiti in Italia? La risposta è 20 così ripartiti:
4 sono di riadattamento e ristrutturazione di strutture esistenti;
6 sono progetti integrati (produzione, trasporto e uso);
5 riguardano l’utilizzo finale;
4 la produzione;
1 la costruzione di nuove infrastrutture.
Non ci sono progetti di stoccaggio
La metà dei progetti censiti nel nostro paese sono già operativi. Tra questi ci sono quello di Bolzano e in Valcamonica. A questi si aggiungono il Blue Dolphin della Fincantieri, Green Hydrogen Cagliari (Italagas, BMW, Mini, Edison e Snam), HyBRIDS (Società Gasdotti Italia e Società Chimica Bussi), Pegasus (SGI), Silver Frog (Hydrogenics, Meyer Burger, EcoSolifer, SolarPower Europe, European Energy) e Transport of Hydrogen into natural gas power (SNAM rete Gas SpA).
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Il ruolo dell’ENTSOG
L’ENTSOG è stata fondata nel 2009 e comprende 45 membri, 2 partner associati e 9 osservatori. Per l’Italia i membri sono 3: Infrastrutture Trasporto Gas S.p.A., Snam Rete Gas S.p.A. e Società Gasdotti Italia S.p.A. L’obiettivo finale è arrivare ad un bilancio nullo di CO2 entro il 2050 sfruttando, per quanto possibile, le reti e le infrastrutture esistenti per il metano attraverso una graduale transizione verso l’idrogeno.
Abbastanza, ma non troppo
La parte del leone a livello Europeo la fa la Germania con 102 progetti, dunque un terzo del totale. La preponderanza è anche a livello associativa: 12 membri. Gli altri paesi partecipano al massimo con un 2 membri, solo il Regno Unito pareggia l’Italia, ma con 48 progetti. L’Olanda ne conta 39, la Spagna 24, la Francia 18, il Belgio 12. Dunque è evidente che non siamo messi male, ma paesi grandi come il nostro o più piccoli stanno facendo di più.