A Las Vegas si scommette sull’auto elettrica in scatola. Lo dimostra la F-100 Eluminator concept che la Ford ha presentato al SEMA Show che si svolge nella capitale americana del gioco d’azzardo, senza dubbio la manifestazione numero uno al mondo per le personalizzazioni post-vendita e il tuning.
La tradizione americana delle hot rod
La F-100 Eluminator è una “hot rod”, ovvero una vecchia auto resa eccessiva da un motore molto potente e da una livrea vistosa quanto creativa. Una specialità dal gusto americano che abbiamo visto spesso in film e telefilm provenienti da Oltreoceano- Nel caso specifico, è stata realizzata sulla base del pick-up F100 del 1976.
L’appellativo di “biella bollente” qui però è del tutto inadeguato perché sotto il cofano non c’è neppure un pistone. Ci sono invece i due motori elettrici sincroni a magneti permanenti della Mustang Mach-E GT che sviluppano insieme una potenza combinata di 487 cv e una coppia massima di 860 Nm.
Il motore elettrico si compra
Un gioco? Nient’affatto. Questo concept serve a Ford ad annunciare che i motori della Mustang Mach-E GT si potranno acquistare dal catalogo Ford Performance Parts a 3.900 dollari così come qualsiasi altro “crate engine”, solitamente V8 dalle cilindrate improbabili e corredati di voluminosi compressori volumetrici.
L’espressione “crate engine” vuol dire “motore in scatola di legno”. Negli USA infatti è possibile, con relativa facilità, modificare un mezzo con parti acquistate in postvendita. E sono gli stessi costruttori a fornire uno sterminato catalogo di soluzioni che di certo non guardano alle emissioni e al rispetto dell’ambiente.
Il tuning diventa verde
Il “crate motor” di Ford dunque è una vera rivoluzione: d’ora in poi con i motori in scatola le emissioni e il rumore si azzerano, ma le prestazioni sono ancora di più degne delle muscle car. La Ford aveva presentato nel 2020 la Mustang Cobra Jet 1400, un dragster spinto da 7 motori elettrici per un totale di 1.400 hp (1.419 cv).
Se dunque la 1400 è un manifesto culturale, la Eluminator va oltre dimostrando che il tuning elettrico è bello, semplice ed anche economico. Il motore è probabilmente la parte meno costosa di un sistema di propulsione elettrico. Ford ha però assicurato che presto in catalogo ci saranno batterie, inverter, caricatori e quant’altro.
Messaggio multiplo
Le nuove tematiche tecniche da affrontare spingeranno gli installatori ad aggiornarsi. Sarà un altro pezzo dell’elettrificazione del parco circolante, un altro mattone per una nuova cultura nella quale la ricerca delle prestazioni e della personalizzazione non andranno contro l’ambiente, anzi lo aiuteranno.
La F-100 Eluminator è una bella idea che riassume altri messaggi di Ford. Arriva infatti in concomitanza con l’F-150 Lighnting e affronta di petto i pregiudizi dei tradizionalisti elettrificando non solo il futuro, ma anche il passato. Allo stesso tempo, mette in vetrina le prestazioni della Mustang Mach-E GT (0-100 km/h in 3,7 s.)
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Da Eliminator a Eluminator
La F-100 Eluminator conferma infine l’approccio “simbolico” o “iconico” dell’auto elettrica americana. Ford ha messo sul tavolo gioielli come la Mustang e la F-150, General Motors ha fatto altrettanto con l’Hummer. L’iniziativa apre inoltre il business del retrofit elettrico, già attivo da parte di società private per vetture di alto valore. Si stima che il tuning generi un business di circa 50 miliardi di dollari in tutto il mondo.
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Un’altra curiosità riguarda il nome Eluminator che dovrebbe rimandare alla Eliminator, la hot rod creata da Billy Gibbons, chitarrista degli ZZ Top, sulla base della Ford Coupé del 1933 e ribattezzata come l’omonimo album pubblicato dalla band rock blues di Houston nel 1982.
Dagli ZZ Top alla Mach-E
Il frontale della vettura è protagonista della copertina e nel video del brano “Sleeping bag” diventa persino volante. La Ford Eliminator è diventata la mascotte della band. Per ironia della sorte, la hot rod di Gibbons monta un “crate engine” Chevrolet da 350 pollici cubi ovvero 5,7 litri.
Il musicista texano ha creato la Eliminator ispirato dalla hot rod utilizzata da Martin Sheen nel film “California Kid” del 1974. Si è dunque messo alla ricerca di una Ford Coupé e l’ha trovata a Tucson, da una vedova che l’aveva ereditata dal marito. Per trasformarla si è rivolto a Pete Chapouris, hot rodder che aveva creato già l’auto cinematografica.
Con l’elettrico è un’altra musica
Gibbons è notoriamente un grande appassionato di hot rod e di Mustang. Non è un caso che gli ZZ Top abbiano cantato “Mustang Sally”, un celebre successo di Wilson Picket. E non un caso che le strisce color ocra della Luminator ricordino quelle di una Mustang GT350H posseduta da Gibbons.
Il comunicato di Ford non parla di questi riferimenti mentre sono chiari quelli all’interno dell’abitacolo. Strumentazione, comandi e grande schermo verticale da 15,5 pollici del sistema infotelematico vengono direttamente dalla Mustang Mach-E. Chissà che anche tutto questo non sarà disponibile in post vendita.
La Mach-E oltre 200 mph per beneficienza
E per il suo crossover elettrico nella versione GT ci sono grandi progetti. La Austin Hatcher Foundation, associazione benefica che si occupa della cura dei bambini oncologici, sta preparando una Mach-E GT per la Bonneville Speed Week del 2022 in grado di superare le 200 miglia orarie (324 km/h).
La guiderà il fondatore, chirurgo ed ex pilota, Jim Osborn. Successivamente sarà messa all’asta per reperire fondi a favore dell’associazione. Ma anche questa occasione sarà utile per creare nuovi simboli unendo quelli tradizionali con i nuovi valori e l’esigenza di creare un nuovo business sostenibile verso le zero emissioni. Puntando sulle prestazioni, il gioco e le emozioni.