LA LEXUS ES300H ARRIVA PER LA PRIMA VOLTA SUL MERCATO IN ITALIA.
FINO AD ORA E’ STATO UN MODELLO DI PUNTA NEGLI USA MA DA NOI NON SI ERA MAI VISTA.
La Lexus ha scelto da anni in Italia di essere un marchio esclusivamente ibrido. La tecnologia ibrida-elettrica è pertanto la chiave del successo di ogni suo modello.
Se la marcia su strada risulta gradevole, ha vinto. Se invece non si apprezza nessun miglioramento rispetto a modelli diesel o benzina, allora non ci siamo.
Ho guidato la nuova Lexus ES 300h su un percorso composito, con tratti autostradali, extraurbani e anche stradine e vicoli. Ancora una volta – come spesso accade per le prove auto in Europa – sulle strade dell’Andalusia.
Il faccia a faccia con la Lexus ES 300h dà un’esperienza di guida molto interessante. Soprattutto se si conosce la tecnologia ibrida del gruppo Toyota. E in modo particolare se si hanno delle perplessità o si sono vissute in precedenza esperienze ritenute non abbastanza vicine alle proprie abitudini.
Una tipica critica che viene fatta al sistema ibrido-elettrico è di trasmettere a chi è a bordo il cosiddetto effetto scooter.
Si tratta della sensazione che il funzionamento del motore a combustione interna sia troppo “slegato” dalle reali accelerazioni e decelerazioni dell’auto.
Questo di per sé non è affatto un difetto, perché il sistema ibrido deve sfruttare al massimo e al meglio le diverse tecnologie che lo compongono.
Se quindi conviene dal punto di vista energetico tenere sù di giri il motore a benzina, perché si è consumato del prezioso combustibile per portarlo fino a quella velocità di funzionamento, il sistema ibrido non deve farlo scendere, nemmeno se l’auto rallenta.
La strategia di fondo però spesso non viene compresa e comunque non è gradita da chi è a bordo. Quindi molta dell’attività di sviluppo degli scorsi anni è stata spesa proprio per limare l’effetto scooter – ahimè, anche a prezzo di qualche punto percentuale di rendimento.
Orrore per gli ingegneri giapponesi (come per qualsiasi ingegnere energetico), delizia per gli automobilisti.
Il faccia a faccia restituisce perciò un verdetto ben preciso, soprattutto per la Lexus ES 300h F-Sport.
L’effetto scooter è un lontano ricordo, il comportamento dinamico è interessantissimo, lontano ormai anni luce dall’assoluta morbidezza delle Lexus di qualche anno fa. Adesso si tratta di auto piacevoli, addirittura divertenti da guidare con in più la caratteristica tutt’altro che secondario – secondo me – di avvicinare la prospettiva delle Zero Emissioni, portando chi è a bordo a conoscere, gradire e desiderare l’elettrificazione della trazione.
Non come necessario ripiego per abbassare consumi ed emissioni, ma come desiderata evoluzione di motori che arrivano così a consumare di meno, dando di più.