I fari parlanti della Bitjam, start-up romana specializzata in soluzioni digitali ad alta tecnologia, promettono di rivoluzionare la connetività delle auto.
La soluzione, messa a punto al 100% in Italia, è un’anteprima mondiale che promette di cambiare radicalmente molte delle nostre attuali abitudini, oltre a permettere ulteriori nuove applicazioni in un futuro piuttosto vicino.
L’auto del futuro, infatti, aprirà la porta del garage illuminandola coi propri fari. Basta col telecomando finito chissà dove nella borsa, oppure spostato qua e là tra i vani portaoggetti dell’abitacolo.
Fari parlanti Bitjam
Grazie all’arrivo a bordo di fari parlanti non solo apriremo senza problemi e in modo totalmente sicuro il cancello, ma saranno possibili anche altre innumerevoli applicazioni. Tutte legate all’idea semplice e rivoluzionaria che il veicolo possa comunicare con l’esterno semplicemente grazie alla luce.
Siamo partiti dall’idea di una chiave di luce che permettesse di farsi riconoscere.
Parla il Ceo
Afferma Giulio Cespites, Ceo e partener della Bitjam: ” Per aprire porte o avere il permesso di accesso in diverse situazioni generando un codice univoco, contenuto nel fascio luminoso, molto più sicuro di quello della maggior parte degli attuali telecomandi. Abbiamo dei brevetti in corso di registrazione che riguardano la tecnologia messa a punto e attualmente siamo concentrati su molti sviluppi in ambito automobilistico, come la possibilità per le auto di dialogare tra loro sulla strada soltanto illuminandosi a vicenda”.
Come tra esseri umani
L’analogia tra l’idea della Bitjam e la comunicazione tra esseri umani è evidente. Prima ci si guarda e ci si riconosce, poi – se ce ne sono le condizioni – si inizia a comunicare anche con altre modalità, scambiando ulteriori e più dettagliate informazioni.
Oltre che in ambito automobilistico, la soluzione è in corso di applicazione anche nel settore della robotica e può essere una delle chiavi della comunicazione tra robot, droni e oggetti dotati di elevata autonomia e intelligenza artificiale che si diffonderanno sempre di più in tutti i settori della nostra vita futura.
VLC — Visible light communication
L’ambito tecnologico nel quale ci si trova è quello della Vlc (Visible light communication), lo stesso a cui appartiene anche la tecnologia li-fi che già in parecchie applicazioni dimostrative sta sostituendo o affiancando il wi-fi per la connessione a Internet senza fili, facendo viaggiare i dati proprio nei flussi dell’illuminazione artificiale di ambienti come scuole, ospedali, centri commerciali.
L’innovazione della Bitjam per i fari delle auto non riguarda il li-fi, ma sfrutta la stessa idea di trasmettere dati e informazioni grazie alla modulazione – impercettibile dall’occhio umano ma rilevabile da un appropriato ricevitore – di una sorgente luminosa led.
Anche per le auto già circolanti
La tecnologia dei fari parlanti Bitjam può essere applicata anche a veicoli già in circolazione.
Se l’auto ha nell’impianto illuminante delle lampade led, è sufficiente inserire nel circuito di alimentazione l’elettronica Bitjam perché diventino capaci anche di comunicare. Se un’auto non ha fari led, andranno sostituite le lampade all’interno, dopo di che il sistema sarà a tutti gli effetti in grado di parlare, oltre che di illuminare la strada.
Si cercano partner
“Siamo molto vicini al prodotto finale – continua Giulio Cespites – e ci sono grandi multinazionali interessate allo sviluppo. Con le giuste collaborazioni tecnologiche e finanziarie credo che saremo presto in grado di arrivare sul mercato. Possibilmente preservando il made in Italy dell’idea e della sua industrializzazione”.
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