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Firmato l’accordo, la supercar elettrica cinese sarà Made in Italy

Ci sarà tanta Italia nella supercar elettrica elettrica Cinese Hongqi S9, la cui presentazione in anteprima è fissata per il prossimo aprile al salone di Shanghai.

L’inedito bolide elettrificato, che guarda al mercato del lusso e delle supersportive, nascerà in Emilia Romagna, in un’area che verrà individuata a breve dalla joint-venture tra Silk EV – piccola società di ingegneria automobilistica americana che fa capo al gruppo Krane, molto attivo nelle relazioni economiche tra Usa e Cina – e il gigante dell’auto cinese FAW, in collaborazione con l’amministrazione regionale guidata da Bonaccini.

Walter De Silva a capo del design

L’operazione industriale e strategica va ben oltre lo sviluppo e la produzione del modello di punta, che si chiamerà in Cina Hongqi S9 ma che probabilmente in Italia e nel resto del mondo avrà un altro marchio, completamente nuovo.

Walter De Silva

A capo del centro stile – con il ruolo più ampio di vicepresidente – è stato chiamato nientemeno che Walter De Silva, designer di grande fama con un passato brillantissimo nel gruppo Fiat e in quello Volkswagen, che ha il compito di dare un’anima stilistica alla nuova famiglia di prodotti.

L’idea che guiderà lo sviluppo dell’intera linea di nuovi prodotti chiamata Serie S è semplice: vogliamo dar forma all’essenza della bellezza.

Nuova fabbrica e un centro di innovazione

Silk EV e FAW hanno in programma di realizzare nella Motor Valley dell’Emilia Romagna una nuova fabbrica, un futuristico centro di innovazione e un experience center.

In Italia sarà completato lo sviluppo dell’ammiraglia S9 e verrà sviluppata e prodotta anche la sorella minore S7.

Un secondo centro di innovazione sarà invece impiantato in Cina, a Changchun, e si concentrerà sui modelli più compatti della gamma, la S5 e la S3.

Collaborazione con Dallara

La Hongqi S9 (per ora chiamiamola così, anche se in Italia il marchio Hongqi sarà sostituito da un nuovo brand) sta prendendo forma grazie a una stretta collaborazione con la Dallara.

Dallara

Telaio e ingegneria dell’auto, oltre allo studio aerodinamico che sta accompagnando lo sviluppo dello stile da parte del team di De Silva, possono così trarre vantaggio dalla grande esperienza dell’azienda italiana.

Due versioni, ibrida ed elettrica

La Hongqi S9 sta nascendo con un sistema di trazione ibrido, che dovrebbe consentirle prestazioni capaci di metterla in competizione sul mercato con i marchi più blasonati e desiderati da qualsiasi appassionato.

Ma avrà anche una versione soltanto elettrica, stando alla dichiarazione rilasciata in proposito dal presidente della Silk EV, Jonathan Krane.

Non stiamo parlando di un nuovo marchio destinato a produrre pochi esemplari. I nostri punti di riferimento sono Ferrari e Porsche.

Walter De Silva tavolo disegno

La dichiarazione di Walter De Silva è molto chiara e fa intendere immediatamente l’intenzione del gruppo cinese FAW di dotarsi di un marchio con Dna italiano per auto da sogno capace di vendere molte auto in tutto il mondo.

Per capire meglio cosa sia il gruppo FAW e cosa rappresenti il marchio Hongqi (che significa bandiera rossa), clicca qui e leggi l’articolo Bandiera Rossa, i Cinesi investono un miliardo per avere l’auto elettrica Made in Italy.

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