Honda e General Motors uniscono le forze per l’elettrico.
L’azienda giapponese utilizzerà infatti la piattaforma e le batterie sviluppate da quella americana per due nuovi modelli elettrici che saranno in commercio dal 2023, ma solo per il mercato di USA e Canada.
Non c’è due senza tre
Honda e General Motors hanno già in comune due importanti collaborazioni. La prima riguarda l’idrogeno ed è partita nel 2013 con la condivisione di 1.200 brevetti riguardanti le fuel cell.
Nel 2017 è stata costituita la joint-venture Fuel Cell System Manufacturing da 85 milioni di dollari che dovrebbe diventare operativa entro quest’anno. Lo stabilimento prescelto per la produzione è a Brownston, nel Michigan.
I pionieri dell’idrogeno
GM è l’antesignana dei veicoli fuel cell e storicamente vi ha investito 3 miliardi di dollari.
Il primo veicolo fuel cell a idrogeno è stato proprio lo Chevrolet Elettrovan nel 1966 e GM sta sviluppando per l’esercito americano un nuovo mezzo militare fuel cell.
Honda è stata la prima a commercializzare in California un’auto di serie a idrogeno e lo fa ancora con la FCX Clarity.
Insieme per l’autonomia
Il secondo è Cruise, un’altra joint-venture che riguarda la guida autonoma per lo sviluppo di una piattaforma comune.
L’investimento è di 750 milioni di dollari per ognuno e in gennaio è stata presentato Il primo frutto: la Cruise Origin, un veicolo che General Motors produrrà presso lo stabilimento di Hamtramck investendovi 2,2 miliardi di dollari.
Le risorse americane
Grazie a questo accordo, Honda si garantisce per il continente americano una fornitura tecnica strategica.
Dall’altra parte GM si assicura volumi superiori per la nuova piattaforma BEV3 e le batterie Ultium che produrrà insieme a LG Chem. L’investimento è di 2,3 miliardi di dollari con l’obiettivo di costruire uno stabilimento con una capacità di 30 MWh all’anno.
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Due dimensioni, due impronte
Honda dunque intensifica i rapporti con un partner industriale di prima grandezza e fissa un paletto fondamentale.
Il Nordamerica è infatti il suo mercato più importante, con 1,9 milioni di unità vendute nel 2019 su 5,3 in totale. GM ha invece venduto 7,7 milioni dei quali 2,9 milioni solo negli USA.
Pensano alle batterie dal 2018
Già nel 2018 le due entità avevano annunciato una collaborazione per lo sviluppo congiunto di celle e moduli per le batterie.
Questo fa prevedere ulteriori sviluppi industriali che potrebbero riguardare proprio il nuovo stabilimento che General Motors e LG Chem dovranno costruire.
Orgoglio accantonato
Sorprende invece il fatto che Honda si affidi ad un altro partner tecnologico. La casa giapponese infatti, per orgoglio, vocazione e capacità, ha sempre sviluppato tutto in casa. La Honda R&D è dal 1960 una società a parte che sviluppa tecnologie avanzate e la sua autonomia sottolinea il ruolo della ricerca per Honda.
La geopolitica delle celle
Questa scelta sottolinea tuttavia due fattori. Il primo è geopolitico: per il Nordamerica, sempre più isolato da dazi, è fondamentale trovare risorse in loco e ci sarà sempre meno spazio per la globalità di prodotti e rapporti commerciali.
Il secondo è strategico: anche un grande produttore di tecnologia come Honda non basta più a se stesso per affrontare le sfide future.