Il sogno di catturare i raggi del sole per tramutare l’automobile da consumatore in produttore d’energia diminuendo così le emissioni e accelerando la transizione verso lo zero.
Il Gruppo Hyundai dal 2019 comincerà ad equipaggiare le proprie vetture di pannelli solari in modo da ridurre il ricorso a fonti di energia esterna o “sporche” rendendole così più indipendenti da reti, carburanti e vettori di qualsiasi tipo.
L’energia solare infatti è davvero a “chilometro zero”, soprattutto se viene catturata direttamente dalla vettura senza neppure passare dai pannelli domestici, dalle reti o dalla produzione di idrogeno attraverso l’elettrolisi praticata catturando i fotoni prodotti dalla nostra stella.
Il sogno non è nuovo: ci aveva pensato alla fine degli anni ’90 l’Audi, installando sulla A8 un tetto apribile provvisto di celle, in grado di alimentare l’impianto di ventilazione e dunque rinfrescare la vettura lasciata sotto il sole. Più recentemente, la Toyota Prius di precedente generazione aveva adottato il tetto completamente coperto di celle solari.
La Toyota Prius PHEV plug-in hybrid ha un pannello fotovoltaico in grado di catturare in un anno l’energia necessaria per percorrere 1.000 km ad emissioni zero.
Gratis! La strategia di Hyundai è invece molto più articolata e si appoggia ad una spalla non solo amica, ma parente: la Hyundai Solar. Sono previste 3 generazioni di pannelli per 3 rispettivi tipi di veicolo.
Il primo è dedicato agli ibridi: ha una struttura in silicio applicata su tutto il tetto della vettura e sarà in grado di catturare dal 30 al 60% dell’energia quotidiana necessaria alla ricarica della batteria.
Il secondo invece è dedicato alle vetture dotate di motore a combustione interna ed è un tetto panoramico semitrasparente in grado, allo stesso tempo, di far penetrare la luce all’interno dell’abitacolo e di assorbire i raggi del sole per ricarica la batteria. In questo modo il motore deve provvedere solo a spingere il mezzo e non ad alimentare tutti i dispositivi e i servizi di bordo consumando ed emettendo di meno.
Il terzo tipo sarà invece dedicato ai veicoli elettrici ed è ancora allo studio, ma risponderà allo stesso principio: ridurre quei passaggi necessari per produrre e veicolare l’energia e che provocano inevitabilmente costi e perdite.
L’auto solare apre uno squarcio nuovo nel processo verso le emissioni zero, che va oltre l’aspetto ludico-scientifico delle varie competizioni tra auto solari, e rovescia il paradigma dell’auto quale consumatrice di energia.
Con il V2G e l’evoluzione dei pannelli, l’auto potrebbe addirittura diventare parte attiva nel processo di produzione pulita dell’energia trasferendola alla rete quando è ferma.