Le auto ad idrogeno arriveranno alla 24 Ore di Le Mans nel 2025. E non solo per partecipare. Lo ha annunciato il presidente dell’ACO (Automobile Club de l’Ouest), Pierre Fillon, in occasione della abituale conferenza stampa che precede la corsa di durata più famosa del mondo.
Un anno di ritardo
Il ritardo di un anno rispetto ai programmi è dovuto alla pandemia che ha fermato lo sviluppo di componenti fondamentali della Mission H24 della Green GT. Tale prototipo è già alla seconda generazione, è stato notevolmente evoluto rispetto al primo del 2018, ma da marzo del 2021 ha potuto percorrere solo 500 km.
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Se la prima Mission H24 era stata portata al debutto da Yannick Dalmas (4 vittorie a Le Mans), per la seconda sono stati ingaggiati Norman Nato e Stoffel Vandoorne, entrambi piloti vittoriosi in Formula E e anche ai nastri di partenza della 89ma edizione della 24 Ore di Le Mans su due vetture della categoria LMP2.
Una dozzina in un 90 secondi
«Abbiamo perso un anno con il Covid è i problemi che abbiamo avuto con un nuovo fornitore» ha detto Fillon. Il presidente dell’ACO ha aggiunto che peso, serbatoi, rifornimento e raffreddamento dello stack sono gli argomenti tecnologici più sfidanti. E, proprio per questo, anche i più interessanti da affrontare.
L’obiettivo è completare un rifornimento da 12 kg di idrogeno in 90 secondi. La Hyundai Nexo e la Toyota Mirai, le auto fuel cell più avanzate, hanno serbatoi da circa 6 kg e il pieno lo fanno in 5 minuti a 700 bar. Questo vuol dire aumentare la velocità del rifornimento di quasi 7 volte.
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Intorno al tavolo 8 costruttori
Questo risultato potrà essere raggiunto con un ulteriore innalzamento della pressione. A questo dovrà corrispondere un aumento della resistenza dei serbatoi. Quest’ultimi devono fronteggiare anche la diminuzione della temperatura di ben 80 gradi dall’inizio alla fine delle operazioni di rifornimento.
Ma il fatto più interessante è che sono ben 8 le case costruttrici che partecipano al tavolo tecnico della FIA. Precedentemente erano 5 e questo dimostra che l’idrogeno suscita un interesse crescente anche nelle competizioni. L’obiettivo è avere almeno 3 costruttori sulla griglia di partenza della 24 Ore di Le Mans nel 2025.
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Correre per vincere da subito
Fillon ha anche aggiunto che il regolamento tecnico e sportivo sarà formulato in modo da permettere alle auto ad idrogeno di vincere sin dalla loro prima partecipazione. Del resto – ha ricordato il presidente dell’ACO – il diesel e l’ibrido hanno vinto al loro debutto a Le Mans, rispettivamente nel 2006 e nel 2012.
Questi due tipi di propulsione hanno permesso già un enorme aumento dell’efficienza. Il World Endurance Championship continuerà il suo percorso verso la sostenibilità. Nel 2022 tutte le vetture correranno con un nuovo biocarburante fornito da TotalEnergies che permetterà di abbattere la CO2 di almeno il 65%.
La FIA in linea con gli accordi di Parigi
Già da quest’anno il 10% dei carburanti è di origine bio, come in Formula 1. Il WEC tuttavia anticiperà le monoposto che arriveranno al 100% entro il 2025. La FIA vuole che tutto il motorsport sia ad emissioni zero entro il 2050 grazie ad elettrico, idrogeno e ai carburanti bio o sintetici in grado di bilanciare l’impronta di CO2.
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