DI MARIO CIANFLONE – GIORNALISTA DEL SOLE 24 ORE
Ruote da supercar su utilitarie, cerchi giganti su SUV compatti cittadini. Tanto peso e tanto attrito. Certo, anche sicurezza.
Ma non esageriamo.
Viviamo un’epoca dove l’auto a torto è il nemico pubblico ambientale numero uno e si spendono cifre enormi per trovare soluzioni al fine di abbassare i consumi e le emissioni. Magari con idee discutibili come il mild hybrid o altri complessi trucchi che in realtà non migliorano l’efficienza nell’uso reale ma incrementano a dismisura la complessità e i pesi.
E in tutto questo delirio green basterebbe ridurre le dimensioni dei pneumatici che belli grandi sono appaganti da vedere ma poco razionali.
E per la sicurezza abbiamo a disposizione anche tanta elettronica che può sopperire alla mancanza di tanta gomma a terra.
Per non parlare poi dell’esigenza di fare una cura dimagrante abilitata dalla tecnologia dei materiali perché se l’obiettivo è essere efficienti e sostenibili, allora auto medie e SUV compatti che pesano come una corazzata non hanno senso.
Così si spreca energia e magari bisogna inventare stratagemmi per cercare di ridurre i consumi.
È un circolo vizioso, una spirale che non porta a nulla. Non è il motore a combustione a essere il problema ma lo è il “carro armato” che si deve portare dietro.