Di Mario Cianflone – giornalista del Sole 24 Ore
Incognita batterie agli ioni di litio.
Stiamo assistendo a una corsa frenetica, dai connotati quasi irrazionali, verso le auto elettrificate, totalmente alla spina oppure ibride pliug-in, ma in realtà si sta perdendo di vista un punto chiave: le batterie a ioni di litio. Quanto durano davvero? Quanta energia saranno in grado di fornire al terzo anno? E al quinto? E come funzioneranno nelle elettriche di seconda o terza mano.
Le risposte, quelle vere, nessuno le conosce.
Perché i test di laboratorio non bastano e neppure le simulazioni dal Polo Nord al Sahara. La vita reale è tutto un altro film.
E le batterie ricaricabili a ioni di litio, per quanto perfezionate e migliorate, restano critiche e molto delicate.
La loro storia, dall’inizio degli anni ’90, è stata costellata da drammi industriali
Milioni notebook di molte marche richiamati per rischio esplosione delle batterie prodotte da Sony (che per prima le mise in commercio), 50 milioni di accumulatori Nokia per telefonini sostituiti, per non parlare del disastro realmente esplosivo dello smartphone Samsung Note 7 costato olte 2.5 milioni di smartphone ritirati dal commercio e danni per oltre 10 miliardi di dollari. E le ioni di litio hanno creato problemi al Boeing 787 Dreamliner. E noi tutti sperimentiamo, tutti i giorni, nei nostri smartphone e tablet, la frustrazione per batterie che deperiscono oppure si gonfiano distruggendo il dispositivo.
Con queste premesse e nonostante le precauzioni prese dalle case automobilistiche e dai loro fornitori di celle per gli EV, i rischi restano e l’affidabilità nel tempo è ancora tutta da verificare.
Tant’è che i costruttori offrono super garanzie a lunga durata e non lo fanno per beneficienza. Sanno bene che una batteria a ioni di litio invecchia dal momento in cui viene prodotta e che non conoscono con esattezza quali saranno le prestazioni dopo anni e anni, dopo magari mesi di inutilizzo e lasciate totalmente scariche. E visto che il pacco batterie è parte integrante della vettura la sua sostituzione diventa antieconomica o addirittura impossibile.
E con queste premesse di dubbi ne abbiamo tanti e uno fra tutti è inquietante: non è che saremo costretti a buttare un’auto elettrica dopo 5 anni?
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