La Kia EV6 arriva su strada con grandi ambizioni. Il marchio Kia, infatti, è appena stato rivisitato anche nel logo e mira ad essere tra i protagonisti assoluti nella nuova era dell’auto a zero emissioni.
Con la Kia EV6 si apre una lunga catena di debutti che porterà sul mercato ben undici nuovi modelli a batteria della casa coreana entro il 2026. Sette degli undici veicoli annunciati saranno progettati sulla piattaforma globale E-Gmp che debutta in gamma proprio con la Kia EV6.
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Doppia prova
Obiettivo Zero Emissioni dedica alla Kia EV6 una doppia prova, svolta sulle strade dell’Andalusia da Fabio Orecchini e Nicola Desiderio.
Sulla base della prova su strada, i due grandi esperti di auto e tecnologie elettrificate si concentrano su quattro aspetti chiave: elettrificazione, ricarica, guida elettrica, prestazioni e vita a bordo
Elettrificazione
Elettrificazione, andiamo a valutare il modo in cui il veicolo è stato elettrificato mettendo in rapporto i vantaggi e compromessi che questa comporta in termini di spazio, prestazioni, praticabilità.
Fabio Orecchini – Le innovazioni che la Kia EV6 porta in dote sono molte e toccano tutti gli aspetti cruciali dell’evoluzione elettrica dei sistemi di trazione.
Lo spazio interno è veramente ampio. L’assenza degli elementi tipici delle auto con motore a combustione interna consente infatti un passo (tra l’asse anteriore e quello posteriore) di ben 2,90 metri. Tu che cosa hai rilevato al proposito?
Nicola Desiderio – La cosa più importante, secondo me, è che l’elettrificazione qui è talmente profonda che si vede immediatamente e abbraccia ogni parte dello stile. La EV6 è un’auto davvero nuova e diversa, quasi indefinibile, ma piena di personalità. E poi è piena di spazio.
Anche la soluzione della posizione Relax per i sedili anteriori mi sembra altamente innovativa e fa capire come potremo vivere l’automobile in un futuro prossimo. Penso a situazioni di monotonia al volante, come stare in colonna. Allora premeremo un pulsante, l’automobile farà tutto da sola e noi ci rilasseremo. Questa Kia EV6 non sa fare ancora tutte queste cose eppure è la prima auto che mi ci fa pensare concretamente.
Ricarica e V2L vehicle-to-load
Ricarica, potenza caricatori, velocità di ricarica effettivamente raggiungibile, servizi di localizzazione e pagamento, servizi di locazione e di installazione wallbox.
Fabio Orecchini – Le batterie al litio da 77,4 kWh consentono percorrenze di oltre 500 chilometri per entrambe le opzioni di trazione disponibili e possono essere ricaricate da colonnine ultra-veloci con potenza fino ai 240 kW, indifferentemente con tecnologia 400 e 800 Volt.
In termini di tempo, significa che in 18 minuti si può ricaricare l’80% della capacità energetica e in soli 4,5 minuti si ricarica l’energia necessaria a percorrere 100 chilometri.
Innovativa e molto utile la funzione V2L Vehicle-to-load che consente di alimentare dall’auto importanti carichi esterni per una potenza fino a 3 kW (pari alla potenza massima assorbitile contrattualmente della maggior parte degli appartenenti italiani). Tu l’hai mai vista tutta questa tecnologia su un’automobile?
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Nicola Desiderio – Sì, ma su automobili molto più costose. Hai citato gli 800 Volt e la possibilità di ricaricare fino a 240 kW, ma c’è anche un’altra cosa molto importante: l’inverter al carburo di silicio. L’hanno le auto da competizione ibride o elettriche e, che io ricordi, non più di due o tre modelli stradali. Dunque il massimo per prestazioni ed efficienza.
Anche il V2L è una bella innovazione e penso che dimostrerà tutta la sua utilità su altri tipi di mezzi come fuoristrada, pick-up e commerciali. Due sono i suoi aspetti fondamentali e nuovi. Il primo è che l’automobile condivide la propria energia con altre automobili o con qualsiasi altro oggetto; il secondo è che lo puoi fare con chi vuoi.
Con il V2G invece sei vincolato: hai un rapporto in esclusiva. Trovo molto interessante che per il primo anno l’abbonamento ai servizi di ricarica sia gratuito e si possa usare la rete Ionity a soli 0,29 euro/kWh invece dei 0,79 di listino.
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Guida elettrica
Guida elettrica, coerenza dati di consumo dichiarati e percorrenze effettivamente raggiungibili, comfort sospensivo ed acustico, gestione recupero dell’energia.
Fabio Orecchini – Sulle strade dell’Andalusia, soprattutto nel percorso in salita tra le città di Malaga e Ronda, con traffico anche lento e brevi tratti per effettuare dei sorpassi, la capacità della Kia EV6 di scattare con immediatezza e garantire un pieno controllo della vettura nel rientro in carreggiata si dimostra una caratteristica preziosa.
Sui tratti autostradali ed extraurbani in dolce saliscendi il protagonista assoluto è il confort di marcia. Il consumo energetico è sempre allineato alle previsioni del sistema di bordo, questo si traduce in una stima dell’autonomia residua particolarmente affidabile. Anche tu Nicola hai avuto le stesse impressioni?
Nicola Desiderio – Sì, e non mi stupisce. Kia e Hyundai sono state sempre molto brave nel creare ibride plug-in ed elettriche che mantengono quello che promettono sulla strumentazione. L’ansia da autonomia si combatte anche e soprattutto così. Ad ogni buon conto, nei quasi 190 km di test abbiamo consumato 21,6 kWh/100 km. E poi hai visto che per recuperare ci sono ben 6 modalità e tutte azionabili con le levette dietro al volante? Lo trovo semplice e intuitivo.
Con tocchi brevi si scelgono 4 livelli di decelerazione, come se fossero altrettanti rapporti da scalare. Tirando a lungo la levetta di destra dietro il volante si attiva la modalità adattiva, che tiene conto di navigazione e del traffico circostante rilevato dal radar. Facendo altrettanto con quella di sinistra invece si attiva l’i-Pedal e si può guidare con il solo pedale dell’acceleratore, anche arrestando e facendo ripartire la vettura.
Direi che la silenziosità è ottima e le sospensioni si induriscono solo sulle sconnessioni brevi. Su strada è un’auto facile e stabile, ma il passo lungo si fa sentire. Non è una questione di aderenza, ma di sincronia nel gestire le traiettorie e i desideri che il guidatore esprime con lo sterzo. Però mi piace come sente il tiro-rilascio.
Prestazioni e vita a bordo
Prestazioni, quantità e qualità di accelerazione, connettività e tecnologia di bordo.
Fabio Orecchini – La guidabilità, anche negli spazi stretti, è inattesa per un’auto lunga 4,68 metri. E l’accelerazione è fulminea, con il cronometro che si ferma a 5,2 secondi per la versione con trazione integrale da 239 kW di potenza (325 cavalli) e a 7,3 secondi per la versione a trazione posteriore da 168 kW (229 cavalli).
L’anno prossimo, inoltre, arriverà la Kia EV6 GT con potenza da 430 kW, accelerazione da zero a 100 km/h in 3,5 secondi e velocità massima di 260 km/h, in pratica un’auto da corsa. Ma secondo te servono tutti questi cavalli ad un’auto così?
Nicola Desiderio – Sicuramente non servono a mentire sulla vettura, piuttosto a dimostrarne tutti i contenuti tecnologici dei quali abbiamo parlato. Penso che avere 605 Nm di coppia, pronti sempre e tutti insieme sotto il piede destro possa accontentare davvero tutti. Anzi possa dare sensazioni che vanno anche oltre i numeri.
Comunque sarei ipocrita se negassi che la GT mi incuriosisce. E non parlo solo dell’accelerazione da dragster, ma della qualità che avranno queste prestazioni. Ottenere tanti cavalli con l’elettrico è più facile che mai, per questo occorre fare la differenza per aspetti che non sono facili da percepire, ma sono essenziali per rendere un’automobile davvero godibile e sicura, ma soprattutto per darle una personalità propria.
Quanto alla connettività, sarebbe perfetta se avesse Android Auto e Apple Carplay wireless. Strano che per un’auto così ci voglia ancora il cavo. Probabilmente ci penseranno gli aggiornamenti over-the-air. A questo proposito, nella copertura di 7 anni, oltre a garanzia e manutenzione, ci sono anche i servizi telematici e di connettività.
Prezzo
Il prezzo di listino al lancio è di 49.500 euro per la versione a due ruote motrici e di 53.000 euro per la trazione integrale. La GT Line costa 61.000 euro mentre per la GT il prezzo fissato è di 69.500 euro.