Un motore marino che filtra le microplastiche presenti in acqua. Lo ha fatto la Suzuki che, oltre a motocicli e auto, dal 1965 si dedica anche alla nautica fuoribordo con prodotti di livello assoluto. La nuova soluzione si chiama Micro-Plastic Collector (letteralmente: raccoglitore di micro-plastica). Equipaggia il nuovo motore DF140BG presentato in occasione della 60^ edizione del Salone Nautico di Genova.
Meno meccanica, più pulizia
La sua caratteristica tecnologica fondamentale è essere il primo della sua classe con comandi by-wire. Dunque spariscono i comandi meccanici e largo solo gli impulsi elettrici. Grazie all’innalzamento del rapporto di compressione a 10,6:1, i consumi di carburante sono diminuiti del 6-7% a velocità di crociera.
E questa è la prima notizia buona per l’ambiente. La seconda, e più originale, riguarda il Micro-Plastic Collector. Trattasi di un filtro inserito nel circuito di raffreddamento capacie di intrappolare i micro pezzettini di plastica derivati dal degrado e della decomposizione di tutta la plastica riversata in mare.
Per aria e per mare
Il circuito di raffreddamento del DF140BG ha una portata di 40 litri a minuto, ovvero 2,4 metri cubi all’ora che vengono filtrati da una singola imbarcazione. Dunque depurati di sostanze che stanno inquinando il mare e avvelenando la fauna che lo popola fino a ritornare a noi. Le microplastiche viaggiano nell’acqua, ma anche nell’aria.
Sono dunque destinate a ritornare a noi, arrivando fino al nostro stomaco e anche ai nostri polmoni. Secondo i dati di Legambiente, solo il 30% della plastica prodotta e utilizzata è riciclato e la maggior parte del restante arriva proprio in mare. Questa plastica costituisce l’85% dei rifiuti marini.
L’attenzione di Suzuki e dell’Italia
Suzuki ha già messo in campo misure volte e diminuire la plastica nei mari come il Suzuki Clean Ocean Project e il Clean-Up the World Campaign. Anche gli imballaggi per i motori è stato drasticamente ridotto e addirittura annullato per i ricambi: in un anno la plastica utilizzata è scesa di 2,4 tonnellate.
Da tempo le istituzioni stanno svolgendo azioni per il contenimento delle plastiche e delle microplastiche. L’Italia ha già messo al bando i cotton fioc in materiale non biodegradabile nel 2019 anticipando di 2 anni il termine fissato dall’Unione Europea. Entro il 2021 sarà bandita la plastica monouso mentre già da gennaio 2020 i detergenti ad azione esfoliante (i cosiddetti scrub) non possono più contenere micropalline plastiche.
Leggi l’articolo sulla legge che vieta i cotton fioc non biodegradabili
Migliorano salute ed economia
In Europa si utilizzano ogni anno 49 milioni di tonnellate di plastica per un giro d’affari di 340 miliardi di euro e 1,5 milioni di posti di lavoro. Superare la plastica farà risparmiare danni ambientali per 22 miliardi, 6,5 miliardi ai consumatori e tagliare le emissioni di CO2 di 3,4 milioni di tonnellate.
Superare la plastica può inoltre creare una nuova economia circolare che, nel caso Suzuki, ha la forma di un’elica che gira, quella di un motore fuoribordo capace di intrappolare le microplastiche. Entro il 2021 Micro-Plastic Collector sarà disponibile su tutti i fuoribordo Suzuki e successivamente reso standard.