Da 0 a 20mila unità in 3 anni. E raddoppiare l’anno successivo. La Cina dell’automobile non solo è vicina, ma è arrivata e lo dimostra la MG, marchio del gruppo SAIC arrivato in Italia nel 2021 totalizzando poco meno di mille vendite nel 2021, passerà a 7mila nel 2022 e punta all’1,5% del mercato nel 2023, anno del suo centenario. E per il 2024 si raddoppia. Una progressione quasi balistica visto che parliamo di moltiplicazione dei volumi per 7 nel primo anno, per 3 nel secondo e per 2 nel terzo.
Elettrificazione a passo di flotta
Numeri incredibili che hanno anche qualità. Sulle 4.300 unità già circolanti, il 30% è elettrificato e il 25% è andato alle flotte dove la quota dell’elettrificazione è del 42,2%. E si parla principalmente di auto dimostrative e noleggio a breve termine. Dal prossimo anno ci si concentrerà sul noleggio a lungo termine, soprattutto nella fascia dei clienti privati attraverso la rete dei concessionari e MG Rent. L’obiettivo è una quota dell’1%.
Esserci quando gli altri non possono
Da dove vengono questi numeri e queste previsioni? Da due elementi fondamentali. Il primo è la mancanza di prodotto da parte dei concorrenti, su tutti i canali di vendita: dal privato che deve cambiare vettura fino alla società di noleggio che, dopo aver deflottato disperatamente per togliersi di mezzo i costi operativi durante la pandemia, deve fronteggiare la ripresa impetuosa dei flussi turistici.
Il fattore prezzo
Il secondo è il prezzo. Le auto costano di più per varie ragioni: tasso di elettrificazione, incremento dotazioni di sicurezza obbligatorie, aumento materie prime e componenti legato a carenze e a dinamiche inflattive per finire alla stessa carenza di vetture sul mercato. Nuove o usate che siano. Il risultato è che il cliente è alla ricerca di auto che ci siano, siano consegnate presto e abbiano un prezzo che sia ragionevole.
Farsi trovare pronti
I costruttori cinesi lo hanno capito e stanno affondando il colpo, ma si sono fatti trovare pronti al momento giusto. Accanto infatti alle motivazioni negative, ve ne sono altre positive. La prima è la maturità tecnologica e industriale, ancora maggiore per l’elettrico. La seconda è uno stile piacevole e infine una gamma di prodotti sempre più ampia che va incontro alle esigenze e ai gusti del cliente europeo.
Alle voci “accessibilità” e “futuro”
Queste sono le caratteristiche di MG che ha iniziato con due modelli e ora ne ha cinque. Tra questi la nuova MG4, auto elettrica a 5 porte lunga 4,29 metri dallo stile aggressivo, tecnicamente evoluta e infine dotata di un prezzo ragionevole. Il listino parla infatti di 29.900 euro che, tra sconti ed incentivi, può arrivare a 22.900 euro. Insomma, il prezzo che il cliente poteva aspettarsi di spendere per un’auto di pari livello e dimensioni come Volkswagen Golf, Ford Focus o Peugeot 308.
Il messaggio al cliente
Nel momento in cui anche le auto dotate di motore a combustione interna hanno aumentato il loro prezzo effettivo in modo quasi insopportabile, ne arriva una che ti fa entrare nel mondo dell’elettrico senza obbligarti ad un mutuo. Il messaggio è dunque allettante e positivo. Molti costruttori infatti parlano di elettrico, perché vi hanno investito tanto, vogliono – e debbono venderlo – ma spesso sanno che non si può comprare.
Nata elettrica e con famiglia
Tecnicamente la MG4 non ha nulla di invidiare alle vetture concorrenti, anzi. È basata infatti su una nuova piattaforma denominata MSP (Modular Scalable Platform) nativa per auto elettriche. La sua flessibilità è dimostrata dal fatto che può ospitare auto con passi da 2.650 a 3.100 mm, diverse tipologie di veicolo, architettura elettrica a 400 e 800 volt, e batterie da 40 a 150 kWh. Quella della MG4 è del tipo “cell-to-pack”, ovvero senza moduli, con celle disposte orizzontalmente e alta solo 110 mm.
Batteria LFP e NMC con V2L
Due le capacità cui corrispondono chimiche diverse. Quella da 51 kWh è al litio-ferro fosfato (LFP), una composizione che si sta affermando poiché, anche se ha prestazioni inferiori, è più stabile, affidabile e anche meno costosa. La seconda da 64 kWh è invece Nickel Cobalto Manganese (NMC). Entrambe sono composte da 104 celle. La prima si ricarica a 6,6 kW in corrente alternata e 117 kW in continua, la seconda rispettivamente a 11 kW e 135 kW. Il caricatore ha anche la funzione V2L, per alimentare dispositivi esterni o anche caricare un’altra vettura fino a 2,2 kW di potenza.
Due potenze e due batterie
Alle rispettive batterie si associano due potenze per il motore posteriore: 125 kW per la prima e 150 kW per la seconda. Quattro curiosità. La prima è che è segnalato il regime di massima erogazione dei valori, 6.500 e 7.000 giri/min. La seconda riguarda la coppia massima che è di 250 Nm in entrambi i casi e non è erogata allo spunto, ma da 1.000 a 3.500 giri/min. Le ultime due sono che la versione più potente è però quella che ha tempi di accelerazione superiori e consumi inferiori. La differenza di peso è minima (1.685 kg contro 1.655 kg). Dunque si tratta di tarature dell’elettronica di controllo.
Nulla di meno
Altri preziosismi tecnici della MG4 sono lo sterzo a doppio pignone e le sospensioni posteriori multi-link. A questo, si aggiunge una lunga lista di dispositivi di assistenza alla guida. Ulteriore prova di una progettazione attenta è l’aerodinamica. Il cx varia da 0,27 a 0,287, in più ci sono prese d’aria che si aprono solo quando servono. La casa afferma che l’efficienza migliora del 30% e influisce sull’autonomia per il 10%.
Da 350 a 450 km di autonomia
A questo proposito: la versione da 51 kWh dichiara 350 km, quella da 64 kWh arriva a 450 km che diventano 435 km per l’allestimento Luxury che ha anche la pompa di calore. Corrispondono rispettivamente a 17 kWh/100 km, 16 kWh/100 km e 16,6 kWh/100 km. La velocità massima è limitata a 160 km/h. Ultima caratteristica interessante per l’utente riguarda il bagagliaio: si va da 360-363 a 1.165-1.177 litri. Ora non rimane che vedere come va.
Avviamento a freno
Il nostro contatto con la MG4 è stato fugace, ma significativo. Si apre la portiera e la vettura si avvia automaticamente quando si mette il piede sul pedale del freno, senza dover premere o girare altro. Bisogna solo azionare il selettore rotante sulla plancia su D e partire. La risposta all’acceleratore è estremamente dolce, progressiva e anche l’isolamento acustico dal fondo è molto efficace. Come su altre MG, l’assetto è morbido e questo agevola l’assorbimento delle asperità, inoltre lo sterzo leggero e il diametro di svolta ridotto (10,6 metri) agevolano le manovre.
Assetto per guida agile e facile
Questo non vuol dire che la MG4 tradisca il suo aspetto affilato con un comportamento mollaccioso. La cinese è anzi molto gradevole da guidare per il suo sterzo preciso che permette di dialogare liberamente con le ruote anteriori senza le interferenze del motore. L’assetto poi è sempre prevedibile rendendo l’auto piacevolmente agile e, se poi si esagera con l’acceleratore, il controllo di trazione interviene con tempismo e misura. Baricentro basso e perfetto bilanciamento delle masse fanno il resto.
Volante a forma di marchio
Bello il volante la cui corona quasi pantografa l’ottagono del marchio MG e anche apprezzabili lo spazio e la sensazione di qualità. I sedili, hanno una morbidezza superiore a quella delle vetture europee. Gli schermi della strumentazione danno molte informazioni, ma troppo piccole. Sul display centrale si possono selezionare anche 5 modalità di guida (Neve, Eco, Normal, Sport e Personalizzata), e 4 livelli di rigenerazione (bassa, media, forte e adattiva). Sarebbero preferibili due pulsanti.
La guida “software based”
Sulla MG4 si possono regolare anche il carico dello sterzo (Light, Standard, Sport) e persino la risposta del pedale del freno (Comfort, Normal e Sport). È il bello delle automobile “software based” che trova due scuole di pensiero. La prima accoglie con favore tutte le possibilità offerte dall’elettrificazione della catena cinematica e della parte telaistica. La seconda invece sostiene che la vettura non dovrebbe offrire tutte queste scelte e che la sublimazione di questa nuova idea è fare in modo che faccia tutto da sé comprendendo per il guidatore ciò che è giusto in quel momento.
Suscita naturale curiosità
Abbiamo guidato l’allestimento Luxury e, alla fine della nostra breve guidata, il display indica che la batteria è ancora al 68% e l’autonomia residua è di 261 km, dunque meno di quanto dichiarato. Il computer di bordo indica invece 15,5 kWh/100 km, meglio dei dati ufficiali. Si spiega con il fatto che il nostro giro è stato uno dei tanti. E non è stato compiuto al risparmio. Questo è un’ulteriore elemento che aumenta la curiosità su quella che la MG4 saprebbe dimostrare in una prova più lunga ed approfondita, magari anche sulle strade di Roma che ha percorso camuffata durante la messa a punto .
Una rata invitante
Un’ultima considerazione sul prezzo. L’allestimento Luxury costerebbe 35.990 euro, ma può arrivare a 28.990 euro. La Standard con il finanziamento costa 119 euro per 36 mesi o fino a 30.000 km con un anticipo di 6.280 euro e una rata finale di 15.895 euro. A conti fatti, vuol dire un TAN del 5,97% e un TAEG del 7,55% e che, se si immagina di guidare l’auto per 3 anni e poi restituirla, si spendono 10.564 euro, ovvero 293 euro al mese.
Ricarica domestica fai da te
Se, la si vuole tenere, alla fine si pagheranno in tutto 26.459 euro. È lecito aspettarsi vantaggi ancora maggiori con gli allestimenti superiori. Per la ricarica pubblica, MG Italia ha un accordo con Enel X e sta lavorando con altri partner, ma per quella a casa ritiene che il cliente voglia fare da sé e non essere invece guidato.
Il centenario con la Cyberster
Il futuro? Per MG ci sono due passaggi fondamentali. Il primo nel 2023, con un modello capace di celebrarne il centenario e la sua prima vita da cittadina britannica che sarà una roadster derivata dal concept Cyberster. Il secondo è nel 2024 dove per fare il 3% del mercato ci vorranno nuovi modelli. Saranno fondamentalmente ibridi plug-in ed elettrici.
Leggi l’articolo su Cyberster il ritorno di MG nel segno dell’elettrico
Accelerazioni varie
Ma il più importante sarà quello derivato dal concept Maze. Dalle prime immagini, le dimensioni sono da cittadina e lo stile ricalca quello della MG4 che ha tuttavia ancora altro da dire: avrà infatti versioni con batteria da 77 kWh, a trazione integrale con doppio motore e sportive, in grado di bruciare lo 0-100 km/h in meno di 4 secondi. Sarà davvero questa l’accelerazione della MG nelle vendite? Intano la MG4 ha raccolto consensi anche dalla critica ed è stata compresa nella rosa delle 45 vetture da considerare per il premio “Auto dell’Anno 2023”. Da segnalare che c’è anche la MG5, le auto cinesi in lista sono ben 13 e la MG4 è stata messa sull’immagine di copertina del comunicato ufficiale.