Zafira-E Life e Vivaro-E. E fu così che anche Opel entrò nell’elettrificazione dei van multispazio, quella strana categoria di veicoli ibridi non per ragioni di propulsione. Riescono infatti a cavalcare il mondo dei veicoli commerciali come furgoni e quello delle automobili come monovolume.
…van multispazio, quella strana categoria di veicoli ibridi non per ragioni di propulsione. Riescono infatti a cavalcare il mondo dei veicoli commerciali come furgoni e quello delle automobili come monovolume.
Chi nella polvere, chi sull’altare
La Zafira fu lanciata nel 1999 e in quell’anno la General Motors (allora padrona di Opel) chiudeva dopo solo 3 anni il sipario sulla EV1. La prima elettrica di serie della storia era stata un fallimento, mentre in Europa il primo monovolume compatto a 7 posti fu un successo enorme.
Ai tempi di Volt e Ampera…
General Motors nel 2007 tento la strada dell’elettrico ad autonomia estesa con la Chevrolet Volt. In Europa arrivò come Opel Ampera. A Detroit, come prossimo passo avevano immaginato un monovolume: la Volt MPV5, presentata come concept al NAIAS di Detroit del 2011.
Da monovolume a multispazio
Poi arrivarono i Suv, i monovolume caddero in disgrazia e ora sono a serio rischio di estinzione. O, come detto, di trasformazione. Solo negli ultimi 5 anni hanno perso il 60% delle vendite mentre i multispazio sono cresciuti del 50%. Ecco perché la Zafira è diventata una di loro.
…in Europa il primo monovolume compatto a 7 posti fu un successo enorme. Poi arrivarono i Suv, i monovolume caddero in disgrazia e ora sono a serio rischio di estinzione. O, come detto, di trasformazione
Le gemelle diverse
Dopo 3 generazioni e oltre un milione di unità, la Zafira cambia per non morire e diventa persino elettrica. Inoltre si ritrova gemella, per ragioni industriali, di Citroën Space Tourer, di Peugeot Traveller e anche del Toyota Proace Verso. Anche loro diventati elettrici o in procinto di farlo.
Necessità convergenti
La Zafira-E (alias Vivaro-E) vuole essere dunque un van per le famiglie numerose, uno shuttle di affari o piacere e un furgone. Tre in uno. Ad emissioni zero. L’esplosione dell’e-commerce spinge la coscienza del nostro tempo e gli operatori della logistica verso mezzi di questo tipo.
La Zafira-E (alias Vivaro-E) vuole essere dunque un van per le famiglie numerose, uno shuttle di affari o piacere e un furgone. Tre in uno. Ad emissioni zero
Una nuova etica del business
Allo stesso tempo, anche per gli uomini d’affari e le aziende la questione etica è centrale. Un veicolo come la Zafira-E può fare da ufficio o salotto viaggiante per chi viaggia per lavoro o piacere. Può girare nei centri storici, nelle città d’arte, nei parchi e nelle località sciistiche.
La moltiplicazione degli utilizzi
La Zafira può essere anche l’auto per chi ha tanti figli, per le case di riposo o anche per gli istituti religiosi e le parrocchie, visti gli ultimi orientamenti del papato. Vero è che l’autonomia massima (330 km) non è del tutto ideale. Anche per questo un’infrastruttura adeguata può creare, insieme ai nuovi mezzi, un nuovo modo di viaggiare.
Leggi l’articolo su papa Francesco che usa una Toyota Mirai a Nagasaky
Tre lunghezze e dotazione da automobile
La Zafira-E Life è disponibile in tre lunghezze (4,60, 4,95 e 5,30 metri) con abitacolo fino a 9 posti e un vano bagagli che può arrivare a 4,5 metri cubi. La dotazione di sicurezza è da vera automobile (ACC, mantenimento della corsia, specchietto virtuale, head-up display…).
Una piattaforma che non ingombra
Da automobile è anche la piattaforma EMP di PSA, già usata su altri modelli come Peugeot 208 e 2008, DS3 Crossback e Opel Corsa. È definita multienergia perché può accogliere motori tradizionali ed elettrici mantenendo lo spazio interno. Anche per la Zafira-E è così.
Anche per la corta, capacità elevata
La versione small, viaggiando in 5, ha un bagagliaio da 1,5 metri cubi (fino al tetto). Si arriva a 3.397 litri smontando tutti i sedili. Quest’ultimi hanno un sistema che permette loro di scorrere lungo i binari in alluminio. Dunque le configurazioni possibili sono molteplici.
Fino a 100 kW in corrente continua
Legati alla piattaforma il motore (100 kW e 260 Nm), e le due batterie: da 50 kWh per un’autonomia di 230 km e da 75 kWh e 330 km, ma solo per le varianti medium e large. Si ricaricano a 7,4 kW in corrente alternata (11 kW trifase optional) e fino a 100 kW in corrente continua.
Legati alla piattaforma il motore (100 kW e 260 Nm), e le due batterie: da 50 kWh per un’autonomia di 230 km e da 75 kWh e 330 km
Facilitare la ricarica
Per ricaricare la più piccola all’80% occorre mezz’ora, 45 minuti per quella più grande. Free2move, il brand di mobilità PSA, permette di avere accesso a 195mila punti di ricarica in Europa a tariffa unica. L’app permette di controllare a distanza ricarica e climatizzazione.
Quando l’elettrico migliora il servizio
Per gli NCC, solitamente di colore scuro, è un bel vantaggio se si deve parcheggiare sotto il sole. In questi casi, occorre avviare la climatizzazione al massimo. E non fa bene a comfort e salute. Con l’elettrico si aprono (con il telecomando o con un movimento del piede) le portiere scorrevoli e si parte freschi, senza correnti d’aria e la batteria carica.
Avanti ricarica!
La presa CCS2 Combo si trova nei pressi del parafango anteriore, lato guida, dietro uno sportellino che si apre a scatto facendo pressione. Al posto del bocchettone, posto più dietro, è stato messo un semplice coperchio. Ragioni di costo, ma si poteva fare meglio.
Dalla leva alla levetta
Sulla strumentazione il contagiri sostituisce l’indicatore di potenza, l’indicatore dello stato di carica quello del serbatoio. La leva del cambio in plancia è sostituita da una levetta e due pulsanti: P per il parcheggio e B per intensificare il recupero dell’energia in rilascio.
Agile all’acceleratore
Con la modalità di guida Normal la Zafira ha 80 kW, con la Eco scende a 60 kW e con la Sport spara tutti i suoi 100 kW. La differenza si sente, ma l’acceleratore si mantiene sempre reattivo, piacevolmente ma con giudizio. In ogni caso, la velocità massima è di 130 km/h.
Con la modalità di guida Normal la Zafira ha 80 kW, con la Eco scende a 60 kW e con la Sport spara tutti i suoi 100 kW
Rigida, ma non perché è tedesca
Come da copione, l’accelerazione nei primi metri è il piatto forte della Zafira-E insieme alla silenziosità, fino alle medie velocità. Rispetto ad un’auto si percepisce la maggiore rigidità del retrotreno, causa la struttura (assale rigido), il peso e la capacità di carico necessaria ad un tale mezzo.
Gli incontri della natura e della mobilità
Di contro, il peso delle batterie e il baricentro basso danno maggiore stabilità. Nel breve tratto di prova, tra Francoforte, Rüsselsheim, Wiesbaden e Mainz, dove il Meno si butta nel Reno, l’incontro tra multispazio e furgone dà esito positivo. Anche con l’elettrico, anzi acquisisce senso maggiore.
Nel breve tratto di prova, tra Francoforte, Rüsselsheim, Wiesbaden e Mainz, dove il Meno si butta nel Reno, l’incontro tra multispazio e furgone dà esito positivo. Anche con l’elettrico, anzi acquisisce senso maggiore
Autonomia? Promessa mantenuta
Alla prova dei fatti, l’autonomia reale indicata è simile a quella dichiarata. E si mantiene prevedibilmente costante anche percorrendo tratti veloci. Nella marcia stop&go si può fare sicuramente meglio. Come si sa, i semafori e le decelerazioni sono un tesoro per l’elettrico.
Il carico di energia
A questo proposito, sarebbe interessante verificare se il sistema di recupero viene intensificato in base alle ingenti variazioni di carico. Potrebbe essere comfort di guida in più e possibilità di fare un raccolto migliore proprio mentre si lavora più forte.
Un bell’incentivo, un piano ambizioso
La Zafira Zafira–E Life parte da 48.910 euro. Grazie però all’ecobonus statale e agli incentivi commerciali Opel si può scendere fino a 31.678 euro. Opel punta entro il 2024 ad elettrificare tutti e 9 i modelli della propria gamma, tra questi, 5 automobili e 4 veicoli commerciali.