L’innovazione scientifica
Il libro introduce e propone una definizione di sviluppo sostenibile che consenta di “misurare” la bontà dei modelli e delle tecnologie.
Lo sviluppo sostenibile non consuma risorse. Le usa e le riusa, illimitatamente.
Dove c’è consumo, cioè si toglie alle generazioni successive la potenzialità di accesso alla stessa quantità di risorse a disposizione della generazione attuale, non c’è sostenibilità.
Si prospetta già nel 2003, anno di pubblicazione della prima edizione, lo scenario di uno sviluppo senza petrolio come emblema – applicato all’energia – di una soluzione valida a livello globale.
Applicazione al sistema energetico
Un sistema energetico basato sulle fonti rinnovabili e sulle nuove tecnologie per il loro sfruttamento non ha i limiti intrinseci di disponibilità e concentrazione della fonte tipici del petrolio e degli altri combustibili fossili.
Nella società No Oil lo sviluppo può essere veramente per tutti, perché le fonti sono potenzialmente illimitate. E le tecnologie di sfruttamento e utilizzo sono a zero emissioni.
Fonti rinnovabili di energia e vettori energetici come l’elettricità, i biocombustibili, l’idrogeno permettono di realizzare tutti gli usi finali dei quali la società umana ha bisogno. Non solo, ma la ricerca, lo sviluppo e la diffusione delle nuove soluzioni energetiche, dai sistemi di accumulo per elettricità e idrogeno, alle celle a combustibile e tutte le nuove filiere permettono finalmente e veramente una vera e proprio rinascita economica.
Nuova crescita economica e industriale
La società No Oil non è una scelta ma una necessità. Gli interessi dell’attuale meccanismo economico che governa il sistema energetico sono basati su dinamiche che hanno funzionato finché lo sviluppo è stato per pochi. Il mondo globale ha bisogno di soluzioni capaci di superarne i limiti intrinseci.
I cicli chiusi delle risorse energetiche sono alla base del sistema che l’uomo ha il dovere e l’urgenza di realizzare.
Non si tratta di un processo semplice, né di breve durata. Guai però a non comprenderlo e governarlo.
Oggi si parla finalmente di Economia Circolare, il libro ne rappresenta l’anticipazione, all’inizio degli anni Duemila, focalizzata sul cruciale ciclo delle risorse per l’energia.