Quattromila chilometri tra l’Italia e la Svezia andata e ritorno a bordo della Volvo EX30 esclusivamente elettrica. Il viaggio su strade e autostrade di mezza Europa dà una risposta all’incredulità con cui a molti italiani capita di osservare le auto a batteria con targa olandese, danese, tedesca o addirittura svedese e norvegese che dal luogo di origine arrivano fino alla nostra penisola.
Come turisti nordeuropei
Visto con gli occhi di un automobilista che guida in Italia, dove l’elettrico rappresenta una quota quasi invisibile del mercato (4,2% nel 2023), il viaggio in auto elettrica realizzato dai turisti nordeuropei verso la nostra penisola, analogo a quello che abbiamo vissuto attraversando mezza Europa, tra il nuovissimo museo World of Volvo di Göteborg in Svezia e il Volvo Studio di Milano, appare come un’impresa impossibile.
Invece, la traversata su strade e autostrade tra Svezia, Danimarca, Germania, Austria, Svizzera (sfiorando anche il Liechtenstein) e Italia, non solo si può fare, ma si rivela un’esperienza di quelle che quando finiscono vorresti subito ripetere.
Versione guidata, ricariche, consumi ed emissioni evitate
Nell’intero viaggio, le tre Volvo EX30 con trazione posteriore, motore singolo da 200 kW (272 cavalli, per chi ama questa unità di misura) e batteria da 69 kWh, hanno consumato in media 18,4 kWh ogni 100 chilometri, con una spesa totale per auto di poco più di 380 euro in ricariche veloci, grazie all’utilizzo della tessera Volvo che garantisce un costo fisso, nelle stazioni ad alta potenza, di 50 centesimi di euro al chilowattora.
A bordo di un’auto diesel, con un consumo ipotetico di 7,5 litri ogni 100 chilometri, assolutamente plausibile viste le condizioni di traffico sul percorso e l’assenza di limiti di velocità in parte del chilometraggio in Germania (che hanno portato le Volvo EX30 a viaggiar fino ai 185 km/h di autolimitazione per tratti consistenti) la spesa sarebbe stata di circa 570 euro, quasi duecento euro in più rispetto all’elettrico.
Non è però questo il motivo che fa del viaggio a zero emissioni dalla Svezia all’Italia un’esperienza da consigliare ad amici e parenti.
Esperienza di viaggio
C’è l’aspetto ambientale, visto che le emissioni evitate sono state calcolate dalla Volvo in almeno 1,5 tonnellate (facendo riferimento ai dati medi delle auto vendute in Italia) e sarebbero di oltre 2,5 tonnellate considerando il consumo medio di un’auto diesel da 7,5 l/100 km. E c’è soprattutto la vita a bordo, estremamente piacevole e positiva, che rappresenta il dato più importante quando ci si trova a fare tanti chilometri in auto.
Il sorriso del viaggiatore è il risultato che non t’aspetti, perchè ci si concentra sempre sui tempi di spostamento e per andare da Göteborg a Copenaghen, poi a Lubecca, quindi a Norimberga e infine a Milano, l’idea comune è che l’auto elettrica impieghi inaccettabilmente di più.
Calcoli sbagliati
Facendone soltanto una questione di tempo, l’elettrico quindi sembra decisamente perdente. Questo, però, agli occhi di chi non ha mai realmente viaggiato a batterie.
Stando personalmente a bordo prendono il sopravvento altri fattori. Innanzitutto, vista l’infrastruttura disponibile lungo l’itinerario e l’ottima pianificazione delle soste resa possibile dal sistema di bordo basato su Google Maps, il tempo di percorrenza in elettrico può non essere affatto più lungo di quello dell’era fossile.
Il sistema indica in modo affidabile le percentuali di carica residua della batteria con cui si arriva ad ogni colonnina programmata. Quindi un pasto, una sosta caffè, oppure un’esperienza inedita.
Distributore automatico di pizze
Come quella vissuta al distributore automatico di pizze della stazione di ricarica di Bregenz in Austria, che cuoce al momento e spara fuori da una fessura una Margherita dal sapore inaspettatamente accettabile, fanno delle soste programmate un elemento capace di aggiungere poco tempo e molta qualità al viaggio.
Le soste da fare, anche mantenendosi ampiamente conservativi sul livello residuo di carica, non risultano mai fastidiose.
Sia perchè possono durare veramente poco, anche soltanto dieci minuti se l’erogazione di corrente si mantiene tra i 70 e i 120 kW di potenza, sia perchè nei paesi attraversati i punti di ricarica ad alta potenza non mancano mai sul percorso.
Viaggio apparentemente impossibile
Il viaggio apparentemente impossibile Milano-Göteborg-Milano in elettrico fatto guidando la Volvo EX30, auto più compatta e urbana del marchio portata invece sulle lunghe percorrenze autostradali, dimostra chiaramente che l’auto elettrica va bene per tutti gli utilizzi.
Anzi, in autostrada e anche ad elevata velocità nella Germania delle autobahn senza limiti, regala sensazioni al volante di altissima qualità, con disponibilità costante di coppia e capacità di rallentamento controllato – grazie alla frenata a recupero – che si rivelano chicche assolute per chi ama guidare.
La differenza, sia chiaro, in viaggio la fa l’infrastruttura di ricarica ad alta potenza. Dov’è anche associata alla possibilità di trascorrere piacevolmente e in modo utile alcune decine di minuti, porta l’auto elettrica ad offrire un’esperienza anche migliore rispetto a quella di un’auto con combustibile tradizionale.
Ecco come viaggiano i turisti che arrivano da noi in auto elettrica dal Nord Europa, con maggiore soddisfazione a bordo e zero emissioni allo scarico.