L’auto sta diventando elettrica, la lavatrice lo è già.
Prendo in esame questi due oggetti perché sempre più spesso sono messi l’uno vicino all’altro.
Da parte dei detrattori dell’auto elettrica perché a loro parere la macchina, perdendo il motore a combustione interna, diventerebbe una sorta di lavatrice con le ruote, termine usato come dispregiativo per indicare come un oggetto di culto, passione e design rischi di ridursi a una specie di elettrodomestico.
I sostenitori dell’elettrico puro, invece, vedono nella facilità con cui si usa e si alimenta energeticamente una lavatrice l’esempio lampante di come potrebbe essere semplice e meraviglioso il mondo dell’auto elettrica.
Gli sfidanti. Forze e debolezze.
La sfida tra auto e lavatrice, da un punto di vista energetico, è più sensata di quanto possa sembrare.
Mette in evidenza alcune caratteristiche poco esplorate della rivoluzione possibile legata alla trazione a Zero Emissioni.
Parlando di tecnologie che utilizzano elettricità, ci sono due parametri che permettono di inquadrare il confronto: energia e potenza.
L’auto elettrica, considerando i modelli già sul mercato guidati in condizioni reali, ha bisogno di 15-20 kWh per percorrere 100 chilometri. Per una percorrenza annua di 10.000 chilometri (oggi non realizzabile a causa della scarsa infrastruttura ma domani ipotizzabile), necessita di 1.500-2.000 kWh di energia.
Per la ricarica – se ha batterie capienti più di 60 kWh, come sta succedendo anche ai modelli di media grandezza – si sta dimostrando in modo sempre più netto che ha bisogno di potenze di 11-22 kW per l’utenza del garage o della casa.
La lavatrice di ultima generazione in Classe A si accontenta invece di potenze domestiche standard di 3 kW e consuma circa 1 kWh per lavaggio. Ipotizzando 250 lavaggi l’anno, abbiamo che necessita di 250 kWh l’anno.
L’auto elettrica di famiglia, quindi, consumerebbe in un anno come 6-8 lavatrici di uso domestico.
Che futuro fa.
Il futuro dell’auto elettrica non ha però le caratteristiche che hanno nel presente i nostri elettrodomestici, lavatrice compresa.
Soprattutto dal punto di vista energetico. Non tanto per la quantità di energia, che è comunque pari ad alcune lavatrici per famiglia che oggi non ci sono e domani virtualmente compariranno.
Soprattutto dal punto di vista delle potenze da rendere disponibili sulla rete elettrica, se il modello rimane quello attuale.
I 22 kW della presa elettrica di ricarica domestica valgono più di 7 volte gli attuali 3 kW di casa.
Dico la mia, perché le cose possono cambiare. E spesso è meglio che cambino.
Per l’auto elettrica serve potenza, molta più potenza che per la lavatrice.
Non serve però secondo me una rete potente e centralizzata.
La soluzione è in una galassia di piccole reti gestite però in modo intelligente.
Capaci di produrre energia il più vicino possibile a dove l’energia viene richiesta.
La soluzione si chiama Smart Grid e l’auto elettrica non ne può davvero fare a meno. Così avrà la sua potenza, non col sistema attuale.